martedì 27 aprile 2010

Fasulo a Speziale: Non candidarti, puntiamo all'unità del centro sinistra


Fasulo chiede a Speziale di ritirarsi dalla candidatura di sindaco. Fa riferimento all'incompatibilità sancita dalla corte costituzionale (sentenza numero 143 del 23 aprile 2010), l’avvocato protagonista delle primarie del Partito democratico, suggerendo al suo avversario politico in casa Pd di non rinunciare alla carica di deputato regionale e fare sistema col popolo di centro sinistra del territorio gelese.. “La sentenza obbligherebbe l'onorevole Speziale, nel caso dovesse essere eletto – sottolinea Fasulo - a dimettersi da deputato regionale entro i successivi trenta giorni, agevolando il subentro all’Ars di Enzo Aronica. Candidato nisseno primo dei non eletti nella scorsa tornata elettorale regionale”. L’esponente del Pd, Angelo Fasulo, tira in ballo la questione campanilistica e stuzzica Speziale ricordando che “il deputato nelle sue recenti dichiarazioni ha parlato di Gela prima di tutto – ricorda Fasulo - Mi chiedo se sia utile, nel momento di grande difficoltà della nostra città, togliere una risorsa regionale dandola al nord della provincia. Su questo tema lo invito a riflettere, sperando che non abbia cortesie da ricambiare a qualche notabile nisseno. Servizio è, prima di ogni altra cosa, creare sinergia tra le forze in campo, non valutazione personale”. Non usa le mezze misure Angelo Fasulo contro Speziale per puntare alla corsa solitaria in casa Pd, verso la poltrona più importante del Palazzo di città. “Questa questione merita una risposta chiara e trasparente – aggiunge Fasulo - e questa risposta, prima che da candidato sindaco, la chiedo da cittadino e la chiederò con forza assieme a tanti altri gelesi. Rivolgo un appello al popolo di centro-sinistra, rinnovando l'invito all'unità e chiedendo il ritiro dalla corsa elettorale dell'onorevole Lillo Speziale, eletto nelle file del Pd nelle precedenti elezioni regionali e con mandato in corso. Diversi deputati dell'Ars dovranno dimettersi, a seguito della sentenza della corte costituzionale, molti – conclude Fasulo - annunciano che si dimetteranno quanto prima, da uno dei due incarichi, su indicazione degli stessi partiti”..

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