sabato 28 agosto 2010

Al Comune di Gela va colmato il vuoto dopo l'addio di Scalisi

Sono dieci i candidati alla segreteria generale del municipio. Dopo il congedo di Giuseppe Scalisi, Caterina Moricca, che ha scelto il comune di Erice da circa un mese il posto è vacante. Fino a qualche giorno fa erano state nove le richieste, alle quali se n’è aggiunta una proprio ieri mattina. I nomi sono top secret. Ma trapelano alcune indiscrezioni. Tra i papabili ci sarebbe infatti l’attuale segretario del comune di Licata, dottoressa Caterina Moricca, ma la notizia non è stata confermata. Altri candidati da Napoli, Piazza Armerina, Nicosia e altri Comuni del circondario. La maggior parte delle candidate apparterrebbe al gentil sesso (pare siano sei le donne). Nei prossimi giorni sarà il sindaco a scegliere.

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La crisi al petrolchimico all'esame dell'aula

C'è preoccupazione, a Gela, per la crisi economica, produttiva e occupazionale che sta investendo pesantemente l'indotto del petrolchimico e che potrebbe avere effetti anche sulla pianta organica dei dipendenti dell'Eni. Mentre si attende il 6 di settembre, per conoscere il piano industriale della raffineria, il consiglio comunale della città si è riunito in seduta straordinaria per affrontare i problemi legati al futuro di centinaia di dipendenti, in cassa integrazione, che rischiano il licenziamento. A fine lavori è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale è stato posto in stato d'accusa il comportamento della direzione dello stabilimento dell'Eni, rea, ad avviso dei consiglieri, di avere «favorito politiche di contrapposizione tra le diverse ditte operanti nello stabilimento, finendo con il creare uno stato di forte tensione sociale» e alimentando strategie tese a «smantellare il sistema delle imprese locali e favorire l'ingresso di imprese esterne». Dubbi sono stati poi sollevati dal consiglio comunale sul meccanismo di aggiudicazione delle gare di appalto adottato dall'azienda, perchè «ispirato a criteri di assoluta e piena discrezionalità, che impediscono qualsiasi controllo» di legalità. L'assemblea civica con il suo ordine del giorno conferma la validità produttiva del sito di Gela e auspica l'apertura di un tavolo tecnico di negoziato tra Eni, forze sociali e istituzioni locali; l'utilizzazione gratuita delle aree dello stabilimento, dismesse e bonificate, per le imprese che intendono investire a Gela; la vendita dei prodotti semilavorati alle imprese locali senza gravami di spese di trasporto; l'instaurazione di un sistema di reciprocità tra aziende gelesi e di altre aree del Paese; l'assegnazione al territorio di Gela di tutte le fasi di lavorazione delle apparecchiature, compresi i prefabbricati.

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giovedì 26 agosto 2010

Il Prg in pubblicazione da settembre

Il primo settembre sarà pubblicato il Piano regolatore generale. Lo ha annunciato il sindaco Angelo Fasulo. I cittadini avranno successivamente 30 giorni di tempo per proporre osservazioni, che saranno portate all’esame del Consiglio comunale. Poi inizierà la fase attuativa, ma il sindaco lo ritiene già un momento storico e fondamentale anche dal punto di vista economico e occupazionale. «L’adozione del Prg dopo 40 anni - spiega Angelo Fasulo - è fondamentale per dare soprattutto delle regole. Adesso non si potrà più improvvisare o passare di variante in variante. Ogni cittadino, ogni singola impresa sa in anticipo dovrà potrà edificare e con quale destinazione d’uso. È un problema di regole. Stabilire delle regole ci consete di programmare lo sviluppo urbanistico e commerciale della città». Il primo cittadino non si sbilancia, ma lascia intendere che ci sono investitori pronti a proporre insediamenti nel territorio. C’è però anche il rovescio della medaglia, ovvero opere incompiute che da progetti faraonici si sono trasformati in cattedrali nel deserto e la solita cementificazione selvaggia. Il Prg è stato adottato dalla Regione, sostituito d'ufficio al Consiglio comunale. Erano 16 i consiglieri infatti incompatibili che non hanno consentito all'assise civica di poterlo adottare. L’iter è stato tortuoso. Nell’idea del progettista Leonardo Urbani c'è grande spazio per la riqualificazione di quartieri come Margi e Settefarine, che dovrebbero ospitare una sede universitaria e collegare la periferia al centro storico attraverso un nuovo asse viario. Ci sono voluti 39 anni per completare un lavoro iniziato nel 1968. Adesso arriva in pubblicazione e ogni cittadino potrà muovere i suoi rilievi.

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martedì 24 agosto 2010

Ecco le proposte di Di Stefano sul bilancio

Un emendamento tecnico al Bilancio di previsione 2010 per riequilibrare alcune voci di costo dell’ente. Lo ha preparato tra venerdì e sabato il sindaco, Angelo Fasulo, che ne chiederà l’approvazione in aula . «È un atto tecnico - ha detto il sindaco Fasulo - un provvedimento necessario per questioni di equilibrio di spesa». Sono una cinquantina gli emendamenti al documento finanziario presentati in meno di una settimana dai consiglieri comunali. «Bisogna puntare sul sociale e sui problemi degli ultimi» commenta Terenziano Di Stefano, consigliere comunale indipendente, che nei giorni scorsi ha depositato al protocollo generale del comune 7 emendamenti al bilancio comunale. Eccoli nei dettagli: 20 mila euro per i cantieri scuola; 30 mila euro a favore del progetto baby day per l’accudienza nelle scuole dell’obbligo di bambini disabili; 30 mila euro per la partecipazione alle attività sportive a favore dei disabili; 50 mila euro per iniziative e interventi a favore dello sviluppo economico; 50 mila euro per il fondo di miglioramento dei servizi di polizia municipale; 50 mila euro per l’acquisto di materiale per segnaletica orizzontale e verticale nelle strade cittadine.

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martedì 17 agosto 2010

Pressing per portare in aula il bilancio

«Resto in attesa di conoscere la data di convocazione del consiglio comunale». Così, Carmelo Messina, funzionario regionale e commissario ad acta per il bilancio 2010 marca a pressing i consiglieri e chiede tempi certi sul documento finanziario. Lo ha fatto con una lettera inviata nei giorni scorsi da Palermo al sindaco, Angelo Fasulo, al presidente del cosiglio comunale, Giuseppe Fava, al segretario generale (facente funzioni), al Collegio dei revisori dei conti e al dirigente dell’area finanziaria dell’ente di piazza San Francesco 1. Pressing da una parte ma anche una sostanziale approvazione delle richieste avanzate dalla conferenza dei capigruppo in merito alla prosecuzione dell’iter secondo quanto impostato dalla precedente amministrazione (commissario straordinario, Rosolino Greco) e alla riapertura del termine per gli emendamenti. Messina chiede però l’attestazione da parte degli uffici del «mantenimento dei requisiti di legge», vedi patto di stabilità. «Per il resto - scrive il commissario - nulla osta a quanto determinato all’unanimità dai capigruppo».

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Dieci candidati per la carica di segretario

Sono dieci i candidati alla segreteria generale del municipio. Dopo il congedo di Giuseppe Scalisi, Caterina Moricca, che ha scelto il comune di Erice da circa un mese il posto è vacante. Fino a qualche giorno fa erano state nove le richieste, alle quali se n’è aggiunta una proprio ieri mattina. I nomi sono top secret. Ma trapelano alcune indiscrezioni. Tra i papabili ci sarebbe infatti l’attuale segretario del comune di Licata, dottoressa Caterina Moricca, ma la notizia non è stata confermata. Altri candidati da Napoli, Piazza Armerina, Nicosia e altri Comuni del circondario. La maggior parte delle candidate apparterrebbe al gentil sesso (pare siano sei le donne). Nei prossimi giorni sarà il sindaco a scegliere.

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lunedì 16 agosto 2010

Bilancio, i tanti "perchè" di Lo Nigro

l tema caldo sotto l’ombrellone sarà il Bilancio. I consiglieri comunali rischiano di andare a casa. Questo accadrebbe nella ipotesi (in realtà molto remota) in cui il documento finanziario dell’ente non venisse approvato nei termini di legge. Un lasso di tempo perentorio che decorre dalla data di trasmissione dello schema dall’Amministrazione comunale al Consiglio. Materia che scotta e alimenta il dibattito politico. L’argomento, infatti, ha calamitato l’attenzione dei capigruppo che si sono riuniti venerdì in municipio. Una conferenza caratterizzata da tensioni, tanto che qualche consigliere che ha lasciato il tavolo prima della fine dell’incontro, in segno di aperto dissenso. Un nome tra tutti: Piero Lo Nigro. “Non ho litigato con nessuno – chiarisce l’esponente socialista, cercando di smorzare i toni – avevo degli impegni. Certo su molte cose non sono d’accordo e mi auguro che i consiglieri comunali esaminino con grande attenzione il tema del bilancio che rischia di essere mandato in aula secondo una procedura che presenta aspetti di illegittimità”. Lo schema che andrà in aula è quello approvato dal commissario straordinario, Rosolino Greco, sul quale il precedente consiglio - nella primavera scorsa - aveva aperto il dibattito poi rimasto a metà per l’incombere del voto “Chi e quando – dice Lo Nigro - ha annullato gli emendamenti proposti dal vecchio consiglio? A me non risulta che il sindaco, il commissario li abbiano dichiarati nulli. Si pensa che siano decaduti per la continuità amministrativa. Ma se, ad esempio, un consigliere autore di un emendamento è stato rieletto, perché dovrebbe vedersi depennato d’ufficio un suo emendamento? A questo – dice - aggiungo un altro quesito: gli uffici o i revisori dei conti si sono espressi sul patto di stabilità? Sono questi i motivi che mi inducono alla prudenza. Credo che su questa bozza di Bilancio vada compiuta una riflessione. Potare la delibera in aula alla luce di queste violazioni di natura procedurale credo sarebbe un errore”..

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giovedì 12 agosto 2010

Pronti a dialogare per il bilancio

L’opposizione è pronta a confrontarsi sul bilancio di previsione, ma mette dei paletti. Il capogruppo del Pdl, Gaetano Trainito, è critico nei confronti della giunta Fasulo. Ci sono troppe ombre sullo strumento finanziario che dovrà essere approvato dal Consiglio. L’arrivo del commissario straordinario non semplifica le cose. “Nel passato il bilancio arrivava in aula a settembre quando tutte le somme erano già impegnate e il Consiglio comunale era costretto ad approvarlo – premette Trainito - Abbiamo assistito ad una dissennata gestione del denaro dei contribuenti con un’amministrazione che faceva ricorso sistematico a mutui, aumentando l’indebitamento della comunità. La Corte dei conti ha segnato in rosso gli errori, ma le correzioni non sono state fatte. Questo comprometterà gli equilibri di bilancio”. “Oggi la cassa sofferente del Comune è diventata una icona delle difficoltà della città – continua il capogruppo del Pdl - proiettando sicurezza in molti creditori. La città ne deve uscire ad ogni costo. Dall’esame delle somme impegnate nei Peg vedremo se il bilancio è adeguato ad uno sviluppo del territorio e a una crescita socio-culturale della città. E’ importante che il Collegio dei revisori attesti il Patto di stabilità”. “L’emergenza economica rischia di trasformarsi in emergenza sociale e in un problema di ordine pubblico – conclude - Per la votazione del bilancio non viene preclusa alcuna discussione costruttiva. Deve essere però rispettato il patto di stabilità”.

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Premio di maggioranza: contro ricorso

Si preannuncia un duro braccio di ferro al Tar il 20 ottobre. Sul premio di maggioranza sono in gioco cinque posti in Consiglio comunale. In sette hanno presentato il contro ricorso al tribunale amministrativo di Palermo. In campo i migliori giuristi che dovranno difendere quanto già convalidato dal presidente del tribunale il giorno delle elezioni. Al ricorso presentato a metà luglio da un gruppo di candidati non eletti, ha fatto da contraltare il contro ricorso presentato nei giorni scorsi dai consiglieri eletti grazie al premio di maggioranza assegnato con il metodo proporzionale diretto. Guido Siragusa, Giuseppe Collura, Giuseppe Morselli e Nicola Gennuso si sono affidati ai legali Tonino Gagliano, Rudy Maira e Giovanni Rubino, mentre Giovanna Cassarà da buon legale si difenderà da sola, mentre Luigi Farruggia e Salvatore Cauchi hanno affidato la loro posizione ai legali Pinelli e Sirna. Forti di una norma precisa, sentenze e circolari esplicative, il pool di avvocati dei consiglieri eletti farà leva sul sistema proporzionale corretto secondo cui per attribuire il premio di maggioranza in consiglio occorre tenere conto del quoziente circoscrizionale. Ed il 51 per cento si ottiene conteggiando non i voti validi, ma solo quelli che hanno superato lo sbarramento del 5 per cento. Il dubbio riguarda i voti validi. Secondo invece i consiglieri esclusi vanno conteggiati anche quelli delle liste che non hanno superato lo sbarramento. C’è poi un secondo ricorso, presentato da Rocco Ficicchia, che ritiene il ballottaggio da annullare, e di conseguenza l’elezione del sindaco Angelo Fasulo, poichè nella scheda elettorale sono stati inseriti anche i loghi dei partiti che non hanno raggiunto il 5 per cento. Il ricorso è stato affidato ad uno studio legale romano, che ritiene sussistenti i motivi per rifare le elezioni. Il sindaco non è preoccupato e continua a lavorare.

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domenica 8 agosto 2010

Bilancio, i conti a Gela non tornano

Un bilancio «dopato». Così lo ha definito il consigliere comunale Piero Lo Nigro. Lo strumento di previsione deve tornare all’esame della giunta ed essere riadottato. Quello approvato dal commissario straordinario Rosolino Greco prima dell’insediamento del sindaco Angelo Fasulo può subire aggiustamenti o modifiche. Non convince affatto però la previsione delle entrate. C’è chi le ha definite «virtuali», ma in ogni caso mai rispondenti alla realtà. L’esempio è quello degli oneri di urbanizzazione. Sono previste entrate per 5 milioni l'anno, mentre quelle reali sono pari a 3 milioni circa. C'è dunque annualmente una sperequazione di due milioni circa. «Siamo davanti un bilancio drogato - dice Piero Lo Nigro - Dai pochi elementi scaturiti dalla lettura della relazione dei revisori, emerge con evidenza come le entrate degli anni precedenti siano abbondantemente sovrastimate. C’è inoltre un altro pericolo. Per l'anno in corso con l'approvazione del piano regolatore generale ottenere le doppie autorizzazioni di conformità richiederà tempo. Ciò significa che le entrate possano essere notevolmente inferiori». La Corte dei conti ha segnato in rosso questi aspetti negli anni passati, ma le correzioni non sono state fatte. Secondo Lo Nigro è necessario che il Collegio dei revisori attesti la conformità al patto di stabilità. «Senza l'attestazione il bilancio manca di un elemento fondamentale», insiste il socialista, secondo cui gli emendamenti si possono presentare entro 10 giorni dalla data di trasmissione di notifica al consiglio. «Essendo decorsi i termini ogni emendamento è legittimo? Chi lo attesta?» Su queste proposte hanno concordato i capigruppo, ovvero Fabrizio Cafà, Giuseppe Arancio, Enzo Cirignotta, Giuseppe Di Dio, Maria Pingo, Enrico Vella, Giovanni Cravana, Santino Giocolano, Salvatore Mendola. Il presidente Fava si è assunto l'impegno di richiederlo. « Il mancato rispetto del Patto di stabilità produce una serie di limitazioni, sia su eventuali concorsi in essere, sia sull'attivazione di mutui (ancorchè necessari), anche in rapporto alla spesa del personale - conclude Piero Lo Nigro - Limitazioni di cui il Comune non ha proprio bisogno. In questo contesto l'arrivo di un commissario sul bilancio deve fare riflettere tutti

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lunedì 2 agosto 2010

Ventura aderisce alla "linea Fini"

L’avvocato ed ex onorevole Giacomo Ventura torna ad occuparsi di politica attivamente, aderendo alla cosiddetta linea Fini. Non nasconde il suo obiettivo “di rilanciare il centrodestra a Gela”. Non dimentica quella imposizione giunta dalla segreteria palermitana del partito ”di volere a Roma Alessandro Pagano. Una scelta che di fatto mi fece uscire fuori. Oggi mi trovo consenziente col modello Fini, l’uomo politico più moderno che abbia la nazione – dice Ventura – Condividevo l’uomo Berlusconi ma non mi ha mai entusiasmato il fatto che nel partito non ci fosse dialogo e democrazia”. Per la costituzione del circolo in città e successivamente in alcuni centri limitrofi, fissata per giovedì (5 agosto), Giacomo Ventura avrà accanto a sè l’onorevole Pippo Scalia, coordinatore regionale dell’associazione “Generazione Italia”. “La mia non rielezione dovuta a logiche palermitane – ricorda Giacomo Ventura – ha segnato il territorio che si è sentito abbandonato, causando il fallimento a Gela e nei comuni a sud della provincia, di tutto il Pdl. Un partito dove le spinte elettorali si muovono prima ancora del rispetto della territorialità con leadership locali. Il popolo non ha guardato a direzioni politiche, astenendosi o votando a sinistra. L’impegno a ricostruire spero di poterlo profondere in tutta la provincia. In città c’è da fare un gran lavoro. Il fallimento è totale. Le porte sono aperte a tutti, ho avuto garanzie di investimento serio e pieno nel territorio da parte di questa aggregazione politica. Garanzie che non ho avuto più da altri”. L’avvocato Ventura ha incontrato a Roma, in questi giorni, parlamentari ai vertici dell’associazione “Generazione Italia”, che hanno costituito il gruppo parlamentare “Futuro e libertà d’Italia”. “Condivido con entusiasmo e piena convinzione il manifesto politico del presidente Gianfranco Fini – conclude Giacomo Ventura - i cui valori sono patria, libertà, solidarietà sociale, legalità ed etica nelle istituzioni e in politica. Lancio un appello in tutta la provincia a coloro che credono nella libertà e che sono animati da un minimo di passione politica. Condizioni necessarie perché la militanza non diventi umiliante ubbidienza, spregevole cortigianeria, squallido mercimonio”. Se Giacomo Ventura parla di ritrovata “passione politica, sorretta soprattutto dall’amore per la mia terra dall’intento di tutelarla”, la stessa potrebbe tornare anche ad altri esponenti locali rimasti delusi dal Popolo delle libertà, tanto da subire l’avanzata travolgente delle due aree del centrosinistra.

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Il sindaco giura davanti al consiglio

All'ordine del giorno c'era solo il giuramento del sindaco, ma la vera discussione del secondo consiglio comunale del governo Fasulo è stata il bilancio e la questione maggioranza. Nonostante, infatti, il protocollo non prevedesse dibattito, i consiglieri nell'augurare buon lavoro al capo della giunta, sono intervenuti per sottolineare il problema delle maggioranza in consiglio, soprattutto ai politici inseriti nella liste di Speziale. Infine, l'annosa questione bilancio punto su cui si è soffermato anche il sindaco. "Lo strumento finanziario è una necessità non tanto per il mio governo, ma lo richiede la città, che non potrà usufruire dei servizi essenziali dell'amministrazione, se non verranno accelerate le procedure per l’approvazione". Battute forti e incisive verso tutti i gruppi politici, dopo le polemiche di questi giorni, sul problema maggioranza. "Spero ci sia più collaborazione tra consiglio e giunta, i problemi sulla maggioranza in consiglio non sono primari". Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava ha quindi dato la parola ai consiglieri: Santino Giocolano nel suo discorso ha comunicato la costituzione del gruppo Democrazia e socialismo a cui ha già aderito anche il consigliere Nicolò Gennuso ex Des; il piddino Enrico Vella ha chiesto che venga effettuata una seduta monotematica, la cui istanza è già stata sottoscritta da diversi consiglieri comunali, per affrontare il problema della condotta idrica a Manfria per il quale esistono dei finanziamenti che rischiano di perdersi. A seguito gli interventi dei consiglieri: Giovanna Cassarà Democratici per Gela, Gaetano Trainito del PdL, Luigi Farruggia di Sicilia Pensiero Libero di Guido Siragusa, e di Giacomo Gulizzi che ha puntato l’indice su qualche consigliere del centrodestra. Dopo le vicende del consiglio comunale della sera precedente, Giuseppe Fava, ieri mattina ha convocato la conferenza dei capi gruppo per definire tempi e modalità degli emendamenti al bilancio. "Chiederò - spiega Fava - al collegio dei revisori di proseguire con una certa sollecitudine nell'esaminare il bilancio e fornire i prescritti pareri che consentiranno al consiglio una valutazione più obiettiva e completa delle varie poste dello strumento finanziario".

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