giovedì 12 agosto 2010

Premio di maggioranza: contro ricorso

Si preannuncia un duro braccio di ferro al Tar il 20 ottobre. Sul premio di maggioranza sono in gioco cinque posti in Consiglio comunale. In sette hanno presentato il contro ricorso al tribunale amministrativo di Palermo. In campo i migliori giuristi che dovranno difendere quanto già convalidato dal presidente del tribunale il giorno delle elezioni. Al ricorso presentato a metà luglio da un gruppo di candidati non eletti, ha fatto da contraltare il contro ricorso presentato nei giorni scorsi dai consiglieri eletti grazie al premio di maggioranza assegnato con il metodo proporzionale diretto. Guido Siragusa, Giuseppe Collura, Giuseppe Morselli e Nicola Gennuso si sono affidati ai legali Tonino Gagliano, Rudy Maira e Giovanni Rubino, mentre Giovanna Cassarà da buon legale si difenderà da sola, mentre Luigi Farruggia e Salvatore Cauchi hanno affidato la loro posizione ai legali Pinelli e Sirna. Forti di una norma precisa, sentenze e circolari esplicative, il pool di avvocati dei consiglieri eletti farà leva sul sistema proporzionale corretto secondo cui per attribuire il premio di maggioranza in consiglio occorre tenere conto del quoziente circoscrizionale. Ed il 51 per cento si ottiene conteggiando non i voti validi, ma solo quelli che hanno superato lo sbarramento del 5 per cento. Il dubbio riguarda i voti validi. Secondo invece i consiglieri esclusi vanno conteggiati anche quelli delle liste che non hanno superato lo sbarramento. C’è poi un secondo ricorso, presentato da Rocco Ficicchia, che ritiene il ballottaggio da annullare, e di conseguenza l’elezione del sindaco Angelo Fasulo, poichè nella scheda elettorale sono stati inseriti anche i loghi dei partiti che non hanno raggiunto il 5 per cento. Il ricorso è stato affidato ad uno studio legale romano, che ritiene sussistenti i motivi per rifare le elezioni. Il sindaco non è preoccupato e continua a lavorare.

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