domenica 8 agosto 2010

Bilancio, i conti a Gela non tornano

Un bilancio «dopato». Così lo ha definito il consigliere comunale Piero Lo Nigro. Lo strumento di previsione deve tornare all’esame della giunta ed essere riadottato. Quello approvato dal commissario straordinario Rosolino Greco prima dell’insediamento del sindaco Angelo Fasulo può subire aggiustamenti o modifiche. Non convince affatto però la previsione delle entrate. C’è chi le ha definite «virtuali», ma in ogni caso mai rispondenti alla realtà. L’esempio è quello degli oneri di urbanizzazione. Sono previste entrate per 5 milioni l'anno, mentre quelle reali sono pari a 3 milioni circa. C'è dunque annualmente una sperequazione di due milioni circa. «Siamo davanti un bilancio drogato - dice Piero Lo Nigro - Dai pochi elementi scaturiti dalla lettura della relazione dei revisori, emerge con evidenza come le entrate degli anni precedenti siano abbondantemente sovrastimate. C’è inoltre un altro pericolo. Per l'anno in corso con l'approvazione del piano regolatore generale ottenere le doppie autorizzazioni di conformità richiederà tempo. Ciò significa che le entrate possano essere notevolmente inferiori». La Corte dei conti ha segnato in rosso questi aspetti negli anni passati, ma le correzioni non sono state fatte. Secondo Lo Nigro è necessario che il Collegio dei revisori attesti la conformità al patto di stabilità. «Senza l'attestazione il bilancio manca di un elemento fondamentale», insiste il socialista, secondo cui gli emendamenti si possono presentare entro 10 giorni dalla data di trasmissione di notifica al consiglio. «Essendo decorsi i termini ogni emendamento è legittimo? Chi lo attesta?» Su queste proposte hanno concordato i capigruppo, ovvero Fabrizio Cafà, Giuseppe Arancio, Enzo Cirignotta, Giuseppe Di Dio, Maria Pingo, Enrico Vella, Giovanni Cravana, Santino Giocolano, Salvatore Mendola. Il presidente Fava si è assunto l'impegno di richiederlo. « Il mancato rispetto del Patto di stabilità produce una serie di limitazioni, sia su eventuali concorsi in essere, sia sull'attivazione di mutui (ancorchè necessari), anche in rapporto alla spesa del personale - conclude Piero Lo Nigro - Limitazioni di cui il Comune non ha proprio bisogno. In questo contesto l'arrivo di un commissario sul bilancio deve fare riflettere tutti

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