lunedì 5 luglio 2010

La presidenza del Consiglio è un rebus

E adesso anche il Movimento per l’Autonomia concorre alla poltrona di presidente del Consiglio comunale. Tra due giorni si va in aula per l’elezione delle due massime cariche dell’assise cittadina senza nessun accordo tra i partiti. C’è il rischio che si possa arrivare ad una seconda elezione (per eleggere il presidente in prima battuta occorrono 16 voti) con un quorum anche di otto voti per vincere. Se nel Partito Democratico la scelta sembra ristretta a Giuseppe Arancio, Giuseppe Fava ed Enrico Vella, entrambi ex assessori della giunta Crocetta, il Mpa è intenzionato ad appoggiare un proprio uomo. Il carisma e l’esperienza del coordinatore cittadino del partito, Ugo Costa, o l’entusiasmo e la spregiudicatezza di Tonino Ventura, il più suffragato con 576 voti? Non ci ha affatto rinunciato Totò Gallo, così come ci spera ancora Pietro Lo Nigro. Insomma, è tutto ancora da decidere. Domani la prima seduta. Si va in aula a fari spenti. E tutto può succedere.

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