venerdì 9 luglio 2010

La Regione boccia il parco eolico

Il parco eolico non si farà. La Regione ha imposto il suo veto. E’ stato lo stesso assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Roberto Di Mauro a ribadire la propria contrarietà, in linea con la posizione del Governo Lombardo, alla realizzazione del parco eolico tra Gela e Licata. Più di un anno fa anche il Comune espresse il proprio dissenso contro l’energia eolica perchè avrebbe deturpato il contesto paesaggistico. «Il nostro no - afferma Di Mauro - è chiaro e coerente. Lo ribadiamo facendo nostre anche le preoccupazioni di associazioni ambientaliste, comitati e istituzioni competenti come la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Caltanissetta che ha già inviato sull'argomento due precise note". «La posizione del Governo - aggiunge l'assessore al Territorio - contraria alla realizzazione di parchi eolici in Sicilia ed in particolare nella zona tra Agrigento e Caltanissetta. Produrremo tutte le iniziative istituzionali e politiche perchè si arrivi al più presto a chiudere questa vicenda». «La Regione Siciliana - conclude Di Mauro - non ha competenza specifica nel rilascio di questo tipo di autorizzazioni, ma confidiamo che il Consiglio dei Ministri, chiamato a decidere e in presenza di parere negativo da parte della Soprintendenza di Caltanissetta e del Ministero dei Beni Culturali, non prevarichi la volontà di buona parte dei siciliani». Per Saverio Di Blasi, presidente di Aria nuova, siamo al paradosso. «Comune e Regione si preoccupano del piano paesaggistico - dice - ma non si scandalizzano per i danni ambientali procurati dal petrolchimico. Perchè non mettono la stessa attenzione anche sulle conseguenze di anni di devastazione del territorio?. Personalmente non sono affatto contrario al parco eolico» «Si sospendano - dice Fabio Granata, vicepresidente della commissione nazionale antimafia - tutte le autorizzazioni energetiche fino alla definizione delle aree da salvaguardare e del quantitativo di energia da produrre, al fine di tutelare il grande patrimonio del paesaggio culturale».

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