sabato 18 settembre 2010

Incontro sulle pratiche delle sanatorie

Lunedì mattina in municipio si terrà la prevista riunione politico-tecnica promossa dal capogruppo di Democrazia e Socialismo, Santo Giocolano. Al centro del dibattito ci sarà la problematica del condono edilizio, al centro delle polemiche dopo l’ondata di rigetti di pratiche di sanatoria. «Ringrazio il presidente Fava per la sensibilità dimostrata – dice Giocolano – e spero che questa riunione sia risolutiva per un problema grave quale quello delle pratiche di condono. Non possiamo abbandonare cittadini che si sono indebitati e che hanno investito tutto nella loro casa. Peraltro, se rigettiamo le pratiche ai cittadini, poi siamo costretti a rimborsare loro gli oneri di urbanizzazione. E non credo che il Comune sia nelle possibilità di potersi permettere altri aggravi al bilancio.

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Commissioni consiliari e indotto

Una agenda fitta di appuntamenti per il Consiglio comunale la prossima settimana. Stamani si riunisce la conferenza dei capigruppo per iniziare ad affrontare il nodo delle commissioni consiliari permanenti. L’accordo non c’è ancora. La settimana prossima sono previste tre sedute di consiglio. Si comincia martedì 21 settembre alle 20,30 con la seduta di question time dedicata alle mozioni. Sono 9 i punti all’ordine del giorno: sei mozioni, 2 atti di indirizzo e la proposta di un ordine del giorno sulla grave crisi occupazionale della Raffineria. Le mozioni riguardano l’istituzione dello Sportello famiglia (proponente Cirignotta), la riapertura dei termini di condono dei tributi locali (Cirignotta), l’istituzione della commissione speciale per i rifiuti e le acque (Cirignotta), l’istituzione della commissione speciale Ambiente (Gennuso), i lavori di ammodernamento e protezione via Istria (Gallo), l’istituzione dell’isola pedonale in via Palazzi (Siragusa). Otto consiglieri hanno proposto un atto di indirizzo sulla creazione del Parco lineare urbano. Infine mercoledì una seduta straordinaria sulla “problematica indotto”. Venerdì una seduta ordinaria su “commissioni consiliari permanenti e piano triennale delle opere pubbliche.

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Il Pd cerca unità

Nella roccaforte rossa di piazza Umberto il Partito democratico ha celebrato il congresso del ”circolo centro”. Là dove un tempo torreggiavano le bandiere rosse con la falce e martello, oggi il vermiglio lascia spazio al tricolore dei manifesti Pd. Una sezione con quasi mille iscritti, cuore pulsante di un partito nel quale ancora sanguinano le ferite causate dalla spaccatura elettorale di primavera. Franco Liardo, segretario uscente, di fatto confermato ieri, ha aperto i lavori auspicando l’unità interna. Un valore smarrito in occasione delle amministrative, che avevano visto due uomini del Pd, Lillo Speziale e Angelo Fasulo, protagonisti di una battaglia elettorale senza esclusione di colpi, conclusa con l’elezione a sindaco di Fasulo. E l’appello di Liardo è stato subito raccolto dal reggente provinciale, il senatore Antonio Montagnino e dallo stesso Speziale, pronto a tendere la mano all’ex rivale e attuale inquilino del municipio. «Sarò al tuo fianco perché la situazione finanziaria del comune è ad alto rischio - ha detto Speziale - e sono pronto a promuovere una legge o altri atti che rimuovano i vincoli contabili e consentano all’ente di poter risolvere i problemi dei cittadini. Quando la nave affonda non si fugge, perchè se affonda non cola a picco il battello, ma un’intera città. E questo è senso di responsabilità». Non sono mancate le tensioni. Ignazio Giudice ha accusato senza mezzi termini l’ex amministrazione Crocetta (Pd) di aver affossato il Comune e di aver promosso «festini ad personam». Tensioni che hanno toccato l’apice quando Speziale ha negato l’intervento a Tony Gangarossa. Il quale ha abbandonato momentaneamente l’assemblea e uscendo ha staccato (involontariamente) una maniglia dalla porta. Al che un iscritto si è alzato e agitando il pugno verso il tavolo della presidenza ha detto: «Qua dentro ci sunu troppi pugnali». Ma poi è tornato il sereno, i sorrisi, le strette di mano. Se questa è unità...

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Conti in rosso, il Comune risparmia

Clima di austerity al Comune. Le casse sono vuote, il bilancio di previsione sarà approvato ad ottobre e il patto di stabilità rischia di essere sforato se entro tre anni il Comune non rientra di 17 milioni di euro. Con queste premesse la decisione della conferenza dei capigruppo consiliari appare logica e giustificata. L’organismo, presieduto dal presidente dell'assise civica, Giuseppe Fava, ha deciso ieri mattina all'unanimità, nell'ottica del ridimensionamento delle spese, di non prevedere la presenza di segretari ed esperti nelle commissioni consiliari. A conti fatti l’ente risparmia oltre centomila euro l’anno. Ogni organismo consiliare si avvarrà del personale comunale interno e durante l'orario d'ufficio. La funzione di segretario sarà svolta dal consigliere comunale più giovane. «La decisione si inquadra in un particolare contesto di ristrettezze finanziarie dell'ente - ha detto il presidente Fava - Non c'è ovviamente nessuna volontà di penalizzare quei dipendenti che in questi anni hanno svolto le funzioni di segretario e tecnico con professionalità. C'era la necessità di gestire in maniera parsimoniosa l'attività delle commissioni che andremo presto a nominare». Nessun accordo invece sulla presidenza delle commissioni. L’orientamento è quello di nominarne altre quattro oltre alle sei previste per legge. La conferenza dei capigrippo tornerà a riunirsi venerdì mattina per decidere anche a chi assegnare la presidenza. Nella scorsa legislatura quattro vennero concesse alla maggioranza e due all’opposizione. Intanto Fava ha voluto ringraziare il procuratore Lotti per la sua presenza durante la presentazione del Prg. "La presenza del procuratore, dei rappresentanti delle forze dell'ordine, ma anche dei sindacati, comitati di quartiere e ordini professionali è il segnale del cambiamento in direzione dello sviluppo nel rispetto delle regole".

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mercoledì 15 settembre 2010

Prime riunioni dei capigruppo

E' fitta l'agenda politica del centrosinistra in questi giorni. Si è cominciato ieri sera, con un vertice di maggioranza. Ma quale maggioranza? Si interrogano in molti negli ambienti politici. Quella elettorale, che ha portato alla elezione del sindaco, sulla carta può contare soltanto su 12 consiglieri comunali. A essi si devono aggiungere i cinque consiglieri dei Democratici per Gela (gruppo Speziale), i quali hanno già da tempo paventato l'ipotesi di Un riavvicinamento alla maggioranza, dopo la spaccatura elettorale della scorsa primavera. Durante la riunione di ieri sera sono state discusse le linee guida del programma e le priorità dell'agenda politica. Domani alle 10,30 riunione dei capigruppo consiliari. Sul tavolo il nodo commissioni consiliari. "Tutto è ancora sospeso - dice Enzo Cirignotta, consigliere Udc e vice presidente dell'aula - non ci sono posizioni chiare e delineate". In consiglio le posizioni sono molto eterogenee non c'è nulla di delineato. Qualcuno, nella maggioranza, spinge per avere tutte e sei le presidenze di commissione. Il che renderebbe ancor più netta la frattura. "Auspico - dice Cirignotta - che vinca il buon senso, come avvenuto nel precedente consiglio. E che all'opposizione siano concesse due presidenze di commissione"..

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martedì 14 settembre 2010

Il Prg sarà pubblicato il 24 settembre

Dopo 40 anni il Prg vedrà finalmente la luce. Il 24 settembre sarà pubblicato sulla Gazzetta regionale ed entro un mese potranno essere sollevate osservazioni. Subito dopo diventerà efficace. Ieri mattina il sindaco Angelo Fasulo ha presentato in aula consiliare le linee direttrici dello strumento urbanistico. La considera una data storica ed ha voluto coinvolgere per la presentazione in aula consiliare i soggetti istituzionali e le parti sociali. C’erano l'ingegnere Enrico Puleo, stretto collaboratore del progettista Leonardo Urbani che ha firmato il Prg dopo 20 anni di lavoro. Poi il consiglio comunale, i comitati di quartiere, il procuratore Lucia Lotti, le forze dell’ordine, gli ordini professionali, i sindacati. «La città aspettava da troppo tempo - ha detto il sindaco Angelo Fasulo - Oggi possiamo guardare al futuro ed allo sviluppo della città. Senza Piano regolatore abbiamo pagato a caro prezzo in termini di sviluppo economico, ma anche sul piano sociale. Adesso mettiamo un punto fermo sulle speculazioni, perchè la deroga e le varianti non possono essere la regola». L’ingegnere Puleo ha spiegato che i cittadini potranno presentare le loro osservazioni entro un mese. «Noi le vediamo come suggerimenti, non aggressioni - ha detto Puleo - La domanda di case è assorbita. Nel 1960 c’era una stanza per abitante, oggi sono 2 stanze per ogni residente». Subito dopo l’adozione definitiva da parte del Consiglio comunale l’atto sarà trasmesso alla Regione per l’emanazione del decreto attuativo. La Regione dovrà firmarlo entro 270 giorni, ma l’efficacia avrà attuazione dopo l’approvazione del Consiglio comunale. Gli uffici del settore urbanistica sono già predisposti per accogliere i cittadini che vorranno acquisire lo strumento urbanistico per sollevare le eccezioni. Si è puntato molto sul sistema viario. Il collegamento con l’asse attrezzato dalla statale 117 con il Consorzio Asi consentirà di dirottare il traffico pesante da via Venezia. Quest’ultima è pensata come zona commerciale e di qualità. Prevista la riqualificazione di Settefarine e via Butera, la valorizzazione del turismo e anche dell’avifauna. In città infatti trovano riparo e nidificazione uccelli molto rari. Il deputato del Pd Miguel Donegani ha chiesto al sindaco di convocare gli imprenditori in una conferenza di servizi. Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Fava, ha ricordato l’importanza che riveste il Prg che dovrà essere esaminato dall’assise dopo le osservazioni dei cittadini.

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Il Prg sarà pubblicato il 24 settembre

Dopo 40 anni il Prg vedrà finalmente la luce. Il 24 settembre sarà pubblicato sulla Gazzetta regionale ed entro un mese potranno essere sollevate osservazioni. Subito dopo diventerà efficace. Ieri mattina il sindaco Angelo Fasulo ha presentato in aula consiliare le linee direttrici dello strumento urbanistico. La considera una data storica ed ha voluto coinvolgere per la presentazione in aula consiliare i soggetti istituzionali e le parti sociali. C’erano l'ingegnere Enrico Puleo, stretto collaboratore del progettista Leonardo Urbani che ha firmato il Prg dopo 20 anni di lavoro. Poi il consiglio comunale, i comitati di quartiere, il procuratore Lucia Lotti, le forze dell’ordine, gli ordini professionali, i sindacati. «La città aspettava da troppo tempo - ha detto il sindaco Angelo Fasulo - Oggi possiamo guardare al futuro ed allo sviluppo della città. Senza Piano regolatore abbiamo pagato a caro prezzo in termini di sviluppo economico, ma anche sul piano sociale. Adesso mettiamo un punto fermo sulle speculazioni, perchè la deroga e le varianti non possono essere la regola». L’ingegnere Puleo ha spiegato che i cittadini potranno presentare le loro osservazioni entro un mese. «Noi le vediamo come suggerimenti, non aggressioni - ha detto Puleo - La domanda di case è assorbita. Nel 1960 c’era una stanza per abitante, oggi sono 2 stanze per ogni residente». Subito dopo l’adozione definitiva da parte del Consiglio comunale l’atto sarà trasmesso alla Regione per l’emanazione del decreto attuativo. La Regione dovrà firmarlo entro 270 giorni, ma l’efficacia avrà attuazione dopo l’approvazione del Consiglio comunale. Gli uffici del settore urbanistica sono già predisposti per accogliere i cittadini che vorranno acquisire lo strumento urbanistico per sollevare le eccezioni. Si è puntato molto sul sistema viario. Il collegamento con l’asse attrezzato dalla statale 117 con il Consorzio Asi consentirà di dirottare il traffico pesante da via Venezia. Quest’ultima è pensata come zona commerciale e di qualità. Prevista la riqualificazione di Settefarine e via Butera, la valorizzazione del turismo e anche dell’avifauna. In città infatti trovano riparo e nidificazione uccelli molto rari. Il deputato del Pd Miguel Donegani ha chiesto al sindaco di convocare gli imprenditori in una conferenza di servizi. Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Fava, ha ricordato l’importanza che riveste il Prg che dovrà essere esaminato dall’assise dopo le osservazioni dei cittadini.

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domenica 12 settembre 2010

Precari licenziati nelle scuole

E' sconcertante assistere ad un tale smantellamento della scuola, istituzione e servizio pubblico essenziale in una Repubblica democratica, così come suggerito ed incoraggiato dai provvedimenti del Governo nazionale. Ci ritroveremo con meno docenti, anche specializzati sul sostegno, meno personale amministrativo tecnico ed ausiliario: il che si tradurrà in più precari licenziati". E' l'allarme lanciato dal deputato regionale del Pd, Miguel Donegani. «In un contesto di tale caos dove l'emergenza è lampante in Sicilia più che altrove - ha spiegato Donegani - di concerto con il sindaco Angelo Fasulo, ho chiesto ed ottenuto la presenza a Gela, giovedì 16 settembre, dell'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ad inaugurare l'avvio dell'anno scolastico regionale». «Un gesto non solo simbolico - conclude Donegani - che sarà l'occasione propizia per fare il punto della situazione sulla questione degli organici scolastici, con particolare riguardo alla provincia nissena, sullo stato del monitoraggio concernente l'applicazione e gli effetti del cosiddetto decreto salva precari. Su tutti quei progetti finanziati dal fondo sociale europeo che possano contribuire, da un lato, a limitare per quanto possibile il disagio dei precari e, dall'altro, a tamponare in qualche modo lo svilimento dell'offerta didattica, nonché sullo stato di verifica delle condizioni di sicurezza degli e negli edifici scolastici».

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Precari licenziati nelle scuole

E' sconcertante assistere ad un tale smantellamento della scuola, istituzione e servizio pubblico essenziale in una Repubblica democratica, così come suggerito ed incoraggiato dai provvedimenti del Governo nazionale. Ci ritroveremo con meno docenti, anche specializzati sul sostegno, meno personale amministrativo tecnico ed ausiliario: il che si tradurrà in più precari licenziati".E' l'allarme lanciato dal deputato regionale del Pd, Miguel Donegani. «In un contesto di tale caos dove l'emergenza è lampante in Sicilia più che altrove - ha spiegato Donegani - di concerto con il sindaco Angelo Fasulo, ho chiesto ed ottenuto la presenza a Gela, giovedì 16 settembre, dell'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ad inaugurare l'avvio dell'anno scolastico regionale». «Un gesto non solo simbolico - conclude Donegani - che sarà l'occasione propizia per fare il punto della situazione sulla questione degli organici scolastici, con particolare riguardo alla provincia nissena, sullo stato del monitoraggio concernente l'applicazione e gli effetti del cosiddetto decreto salva precari. Su tutti quei progetti finanziati dal fondo sociale europeo che possano contribuire, da un lato, a limitare per quanto possibile il disagio dei precari e, dall'altro, a tamponare in qualche modo lo svilimento dell'offerta didattica, nonché sullo stato di verifica delle condizioni di sicurezza degli e negli edifici scolastici».

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venerdì 10 settembre 2010

Ex consiglieri comunali distratti

Sono trascorsi già un paio di mesi dall’esito delle elezioni. Esattamente due mesi e tre giorni. Eppure sei ex consiglieri comunali non hanno ancora restituito all’amministrazione comunale il computer portatile ricevuto in comodato gratuito, né la chiavette internet attraverso la quale è possibile accedere alla rete. A spese dell’ente. E’ quanto emerge da una prima ricognizione eseguita sulla dotazione di strumenti hi teach effettuata dall’amministrazione sugli ex consiglieri. Secondo una direttiva del presidente pro tempore, Giuseppe Di Dio, ai consiglieri erano stati consegnati trenta ‘laptop’ nuovi di pacco e altrettante chiavette di accesso a internet. Considerato che 15 consiglieri sono stati rieletti, un numero eguale di ‘ex’ avrebbe dovuto restituire il pc. Lo hanno fatto solo in nove e c’è già chi è pronto a produrre interrogazioni sulla materia per verificare chi e perché ha deciso di trattenere il ‘portatile’ assegnato in via provvisoria dall’ente.

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Donne e Politica

Rompere il silenzio sulla deriva ogni giorno più allarmante che sembra caratterizzare in Italia il rapporto donne e politica/donne in politica è divenuto urgente. Così come è urgente denunciare l’impoverimento e la strumentalizzazione dei linguaggi della politica e il degrado delle sue pratiche, per non soggiacere inerti alla trivialità di cui è permeata gran parte della scena pubblica, così intrisa di una “idea di donna” che era lecito sperare superata da tempo. La responsabile femminile UDC lancia un appello a tutte le donne e gli uomini di questo paese che avvertono la necessità di un immediato ritorno alla responsabilità della politica, per denunciare la quotidiana offesa alla dignità delle donne e alla loro presenza pubblica. Questa ha rappresentato e rappresenta infatti una delle più significative battaglie del mondo contemporaneo e la condizione perché le donne possano affermare una nuova visione della politica, frutto degli spazi che esse si sono faticosamente conquistate nella vita economica, sociale e culturale. Giorno dopo giorno, l’immagine che ci viene rinviata dai media è invece essenzialmente quella di giovani donne disposte a tutto pur di calcare, in alternativa ai palcoscenici dei teatri di posa, le aule di consigli e parlamenti; di donne dal bel corpo pronte ad offrirlo ad affaristi e uomini politici di successo pur di garantirsi vantaggi diretti e indiretti: un incarico istituzionale, un ruolo di spicco in una società mista, un finanziamento in bilancio, un comma di legge utile. Il silenzio di ministre della Repubblica che tacciono su tutto questo è assordante. Siamo ben coscienti che quell’immagine ritrae solo una scheggia della realtà, anche se ha dalla sua la forza di corpi che occupano ossessivamente le pagine dei periodici di successo e gli schermi delle trasmissioni più seguite. Ma è una raffigurazione che non rende giustizia alle migliaia di donne che si dedicano alla politica con passione e autorevolezza. Denunciamo quindi il degrado dei metodi della politica, in particolare dei meccanismi di selezione della classe dirigente. Tuttavia non ci nascondiamo che nel costruire e alimentare questo stato di cose molte donne sono soggetti attivi e propulsivi, partecipi della stessa cultura di cui quel degrado è frutto ed espressione e dunque complici della costruzione di stereotipi pronti a ritorcersi contro tutte le donne che credono nella politica come luogo di progettazione e mutamento reale. Di qui la necessità di dire con forza: - che è urgente porre mano a una vera e propria rifondazione democratica della cultura politica italiana; - che il tema della parità e dignità delle donne non può non costituirne un tratto fondamentale; - che di tale processo vogliamo e dobbiamo essere protagoniste non estemporanee. Siamo infatti donne coscienti della nostra forza, dei nostri diritti e delle nostre responsabilità civili e intellettuali consapevoli delle competenze e delle esperienze che possiamo mettere in campo. Abbiamo bisogno di interlocutori - e molte in questi giorni sono state le testimonianze del disagio di essere costrette/i a vivere questo clima politico - ma vogliamo anche essere interlocutrici attive. Il nostro, infatti, non è solo un segnale di allarme; è un invito a progettare e promuovere incontri e iniziative a breve e medio termine con altre associazioni. È altresì un impegno a ripensare parole e linguaggi, ruoli e identità, strumenti e progetti che permettano di lasciarsi alle spalle la tristezza morale e politica di questo presente, fuori da ogni incongruo ottimismo, ma anche da ogni tendenza a chiudersi nell’orizzonte dello sdegno impotente e della resistenza individuale fine a se stessa.

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sabato 4 settembre 2010

Proposta del consigliere Guido Siragusa

Il consigliere di Liberi e gelesi Guido Siragusa ha presentato un emendamento avente come oggetto la costituzione della fondazione malattie oncologiche. «La proposta -dice Siragusa - era parte principale del programma elettorale del candidato Speziale, programma sottoscritto e condiviso da tutti i candidati nelle liste della coalizione, pertanto ritengo coerente con il mandato ricevuto dagli elettori, proporre al consiglio comunale quanto da me sostenuto in campagna elettorale». La finalità è quella di coinvolgere enti pubblici e società private operanti nel territorio. Un’idea simile in passato era stata portata avanti anche dall’ex consigliere Antonio Rinciani. La nascita di un istituto di ricerca non è finita. L’associazione delle famiglie dei bambini malformati tornerà alla carica nelle prossime settimane.

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venerdì 3 settembre 2010

Il Comune vanta crediti per oltre 11 milioni di euro

Il danno e la beffa. L’amministrazione comunale vanta crediti certi per oltre 11 milioni di euro ma paradossalmente si trova con le casse vuote. Tanto vuote da rischiare di bloccare alcuni servizi pubblici essenziali. E così è costretta a chiedere continue “scoperture” al tesoriere comunale, alias Banco di Sicilia. Un circolo vizioso del quale si è prigionieri e si deve soggiacere per evitare disagi alla cittadinanza e anche azioni legali da parte di chi, effettuando prestazioni e forniture, batte cassa a piazza San Francesco.Un tunnel che genera anche interessi passivi. Così giovedì scorso il dirigente dell’area Finanziaria del Comune si è visto costretto a firmare una determina di impegno spesa pari a 30 mila euro, somma che dovrà essere corrisposta al Tesoriere in termini di “interessi passivi” maturati al tasso vigente. L’importo sarà fatto gravare sul bilancio comunale in fase di approvazione. Ma c’è un aspetto ancor più inquietante, che va forse al dilà dei 30 mila euro bruciati dal “circolo vizioso contabile” in cui l’ente si trova (soldi che saranno regolarmente pagati dai contribuenti). I debitori del comune sono altri comuni. Gela, quindi, paradosso dei paradossi, si trova in grosse difficoltà e soprattutto brucia interessi per colpa di altri enti locali. Proprio per queste ragioni l’amministrazione comunale ha da tempo avviato le procedure legali per il recupero dei fondi. Sono in corso sia i decreti ingiuntivi che la richiesta di commissariamento presso l’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque. Carte bollate. Ma a subire il danno e poi la beffa sono soprattutto i cittadini contribuenti che quegli interessi passivi dovranno pagarli..

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sabato 28 agosto 2010

Al Comune di Gela va colmato il vuoto dopo l'addio di Scalisi

Sono dieci i candidati alla segreteria generale del municipio. Dopo il congedo di Giuseppe Scalisi, Caterina Moricca, che ha scelto il comune di Erice da circa un mese il posto è vacante. Fino a qualche giorno fa erano state nove le richieste, alle quali se n’è aggiunta una proprio ieri mattina. I nomi sono top secret. Ma trapelano alcune indiscrezioni. Tra i papabili ci sarebbe infatti l’attuale segretario del comune di Licata, dottoressa Caterina Moricca, ma la notizia non è stata confermata. Altri candidati da Napoli, Piazza Armerina, Nicosia e altri Comuni del circondario. La maggior parte delle candidate apparterrebbe al gentil sesso (pare siano sei le donne). Nei prossimi giorni sarà il sindaco a scegliere.

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La crisi al petrolchimico all'esame dell'aula

C'è preoccupazione, a Gela, per la crisi economica, produttiva e occupazionale che sta investendo pesantemente l'indotto del petrolchimico e che potrebbe avere effetti anche sulla pianta organica dei dipendenti dell'Eni. Mentre si attende il 6 di settembre, per conoscere il piano industriale della raffineria, il consiglio comunale della città si è riunito in seduta straordinaria per affrontare i problemi legati al futuro di centinaia di dipendenti, in cassa integrazione, che rischiano il licenziamento. A fine lavori è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale è stato posto in stato d'accusa il comportamento della direzione dello stabilimento dell'Eni, rea, ad avviso dei consiglieri, di avere «favorito politiche di contrapposizione tra le diverse ditte operanti nello stabilimento, finendo con il creare uno stato di forte tensione sociale» e alimentando strategie tese a «smantellare il sistema delle imprese locali e favorire l'ingresso di imprese esterne». Dubbi sono stati poi sollevati dal consiglio comunale sul meccanismo di aggiudicazione delle gare di appalto adottato dall'azienda, perchè «ispirato a criteri di assoluta e piena discrezionalità, che impediscono qualsiasi controllo» di legalità. L'assemblea civica con il suo ordine del giorno conferma la validità produttiva del sito di Gela e auspica l'apertura di un tavolo tecnico di negoziato tra Eni, forze sociali e istituzioni locali; l'utilizzazione gratuita delle aree dello stabilimento, dismesse e bonificate, per le imprese che intendono investire a Gela; la vendita dei prodotti semilavorati alle imprese locali senza gravami di spese di trasporto; l'instaurazione di un sistema di reciprocità tra aziende gelesi e di altre aree del Paese; l'assegnazione al territorio di Gela di tutte le fasi di lavorazione delle apparecchiature, compresi i prefabbricati.

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giovedì 26 agosto 2010

Il Prg in pubblicazione da settembre

Il primo settembre sarà pubblicato il Piano regolatore generale. Lo ha annunciato il sindaco Angelo Fasulo. I cittadini avranno successivamente 30 giorni di tempo per proporre osservazioni, che saranno portate all’esame del Consiglio comunale. Poi inizierà la fase attuativa, ma il sindaco lo ritiene già un momento storico e fondamentale anche dal punto di vista economico e occupazionale. «L’adozione del Prg dopo 40 anni - spiega Angelo Fasulo - è fondamentale per dare soprattutto delle regole. Adesso non si potrà più improvvisare o passare di variante in variante. Ogni cittadino, ogni singola impresa sa in anticipo dovrà potrà edificare e con quale destinazione d’uso. È un problema di regole. Stabilire delle regole ci consete di programmare lo sviluppo urbanistico e commerciale della città». Il primo cittadino non si sbilancia, ma lascia intendere che ci sono investitori pronti a proporre insediamenti nel territorio. C’è però anche il rovescio della medaglia, ovvero opere incompiute che da progetti faraonici si sono trasformati in cattedrali nel deserto e la solita cementificazione selvaggia. Il Prg è stato adottato dalla Regione, sostituito d'ufficio al Consiglio comunale. Erano 16 i consiglieri infatti incompatibili che non hanno consentito all'assise civica di poterlo adottare. L’iter è stato tortuoso. Nell’idea del progettista Leonardo Urbani c'è grande spazio per la riqualificazione di quartieri come Margi e Settefarine, che dovrebbero ospitare una sede universitaria e collegare la periferia al centro storico attraverso un nuovo asse viario. Ci sono voluti 39 anni per completare un lavoro iniziato nel 1968. Adesso arriva in pubblicazione e ogni cittadino potrà muovere i suoi rilievi.

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martedì 24 agosto 2010

Ecco le proposte di Di Stefano sul bilancio

Un emendamento tecnico al Bilancio di previsione 2010 per riequilibrare alcune voci di costo dell’ente. Lo ha preparato tra venerdì e sabato il sindaco, Angelo Fasulo, che ne chiederà l’approvazione in aula . «È un atto tecnico - ha detto il sindaco Fasulo - un provvedimento necessario per questioni di equilibrio di spesa». Sono una cinquantina gli emendamenti al documento finanziario presentati in meno di una settimana dai consiglieri comunali. «Bisogna puntare sul sociale e sui problemi degli ultimi» commenta Terenziano Di Stefano, consigliere comunale indipendente, che nei giorni scorsi ha depositato al protocollo generale del comune 7 emendamenti al bilancio comunale. Eccoli nei dettagli: 20 mila euro per i cantieri scuola; 30 mila euro a favore del progetto baby day per l’accudienza nelle scuole dell’obbligo di bambini disabili; 30 mila euro per la partecipazione alle attività sportive a favore dei disabili; 50 mila euro per iniziative e interventi a favore dello sviluppo economico; 50 mila euro per il fondo di miglioramento dei servizi di polizia municipale; 50 mila euro per l’acquisto di materiale per segnaletica orizzontale e verticale nelle strade cittadine.

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martedì 17 agosto 2010

Pressing per portare in aula il bilancio

«Resto in attesa di conoscere la data di convocazione del consiglio comunale». Così, Carmelo Messina, funzionario regionale e commissario ad acta per il bilancio 2010 marca a pressing i consiglieri e chiede tempi certi sul documento finanziario. Lo ha fatto con una lettera inviata nei giorni scorsi da Palermo al sindaco, Angelo Fasulo, al presidente del cosiglio comunale, Giuseppe Fava, al segretario generale (facente funzioni), al Collegio dei revisori dei conti e al dirigente dell’area finanziaria dell’ente di piazza San Francesco 1. Pressing da una parte ma anche una sostanziale approvazione delle richieste avanzate dalla conferenza dei capigruppo in merito alla prosecuzione dell’iter secondo quanto impostato dalla precedente amministrazione (commissario straordinario, Rosolino Greco) e alla riapertura del termine per gli emendamenti. Messina chiede però l’attestazione da parte degli uffici del «mantenimento dei requisiti di legge», vedi patto di stabilità. «Per il resto - scrive il commissario - nulla osta a quanto determinato all’unanimità dai capigruppo».

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Dieci candidati per la carica di segretario

Sono dieci i candidati alla segreteria generale del municipio. Dopo il congedo di Giuseppe Scalisi, Caterina Moricca, che ha scelto il comune di Erice da circa un mese il posto è vacante. Fino a qualche giorno fa erano state nove le richieste, alle quali se n’è aggiunta una proprio ieri mattina. I nomi sono top secret. Ma trapelano alcune indiscrezioni. Tra i papabili ci sarebbe infatti l’attuale segretario del comune di Licata, dottoressa Caterina Moricca, ma la notizia non è stata confermata. Altri candidati da Napoli, Piazza Armerina, Nicosia e altri Comuni del circondario. La maggior parte delle candidate apparterrebbe al gentil sesso (pare siano sei le donne). Nei prossimi giorni sarà il sindaco a scegliere.

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lunedì 16 agosto 2010

Bilancio, i tanti "perchè" di Lo Nigro

l tema caldo sotto l’ombrellone sarà il Bilancio. I consiglieri comunali rischiano di andare a casa. Questo accadrebbe nella ipotesi (in realtà molto remota) in cui il documento finanziario dell’ente non venisse approvato nei termini di legge. Un lasso di tempo perentorio che decorre dalla data di trasmissione dello schema dall’Amministrazione comunale al Consiglio. Materia che scotta e alimenta il dibattito politico. L’argomento, infatti, ha calamitato l’attenzione dei capigruppo che si sono riuniti venerdì in municipio. Una conferenza caratterizzata da tensioni, tanto che qualche consigliere che ha lasciato il tavolo prima della fine dell’incontro, in segno di aperto dissenso. Un nome tra tutti: Piero Lo Nigro. “Non ho litigato con nessuno – chiarisce l’esponente socialista, cercando di smorzare i toni – avevo degli impegni. Certo su molte cose non sono d’accordo e mi auguro che i consiglieri comunali esaminino con grande attenzione il tema del bilancio che rischia di essere mandato in aula secondo una procedura che presenta aspetti di illegittimità”. Lo schema che andrà in aula è quello approvato dal commissario straordinario, Rosolino Greco, sul quale il precedente consiglio - nella primavera scorsa - aveva aperto il dibattito poi rimasto a metà per l’incombere del voto “Chi e quando – dice Lo Nigro - ha annullato gli emendamenti proposti dal vecchio consiglio? A me non risulta che il sindaco, il commissario li abbiano dichiarati nulli. Si pensa che siano decaduti per la continuità amministrativa. Ma se, ad esempio, un consigliere autore di un emendamento è stato rieletto, perché dovrebbe vedersi depennato d’ufficio un suo emendamento? A questo – dice - aggiungo un altro quesito: gli uffici o i revisori dei conti si sono espressi sul patto di stabilità? Sono questi i motivi che mi inducono alla prudenza. Credo che su questa bozza di Bilancio vada compiuta una riflessione. Potare la delibera in aula alla luce di queste violazioni di natura procedurale credo sarebbe un errore”..

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giovedì 12 agosto 2010

Pronti a dialogare per il bilancio

L’opposizione è pronta a confrontarsi sul bilancio di previsione, ma mette dei paletti. Il capogruppo del Pdl, Gaetano Trainito, è critico nei confronti della giunta Fasulo. Ci sono troppe ombre sullo strumento finanziario che dovrà essere approvato dal Consiglio. L’arrivo del commissario straordinario non semplifica le cose. “Nel passato il bilancio arrivava in aula a settembre quando tutte le somme erano già impegnate e il Consiglio comunale era costretto ad approvarlo – premette Trainito - Abbiamo assistito ad una dissennata gestione del denaro dei contribuenti con un’amministrazione che faceva ricorso sistematico a mutui, aumentando l’indebitamento della comunità. La Corte dei conti ha segnato in rosso gli errori, ma le correzioni non sono state fatte. Questo comprometterà gli equilibri di bilancio”. “Oggi la cassa sofferente del Comune è diventata una icona delle difficoltà della città – continua il capogruppo del Pdl - proiettando sicurezza in molti creditori. La città ne deve uscire ad ogni costo. Dall’esame delle somme impegnate nei Peg vedremo se il bilancio è adeguato ad uno sviluppo del territorio e a una crescita socio-culturale della città. E’ importante che il Collegio dei revisori attesti il Patto di stabilità”. “L’emergenza economica rischia di trasformarsi in emergenza sociale e in un problema di ordine pubblico – conclude - Per la votazione del bilancio non viene preclusa alcuna discussione costruttiva. Deve essere però rispettato il patto di stabilità”.

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Premio di maggioranza: contro ricorso

Si preannuncia un duro braccio di ferro al Tar il 20 ottobre. Sul premio di maggioranza sono in gioco cinque posti in Consiglio comunale. In sette hanno presentato il contro ricorso al tribunale amministrativo di Palermo. In campo i migliori giuristi che dovranno difendere quanto già convalidato dal presidente del tribunale il giorno delle elezioni. Al ricorso presentato a metà luglio da un gruppo di candidati non eletti, ha fatto da contraltare il contro ricorso presentato nei giorni scorsi dai consiglieri eletti grazie al premio di maggioranza assegnato con il metodo proporzionale diretto. Guido Siragusa, Giuseppe Collura, Giuseppe Morselli e Nicola Gennuso si sono affidati ai legali Tonino Gagliano, Rudy Maira e Giovanni Rubino, mentre Giovanna Cassarà da buon legale si difenderà da sola, mentre Luigi Farruggia e Salvatore Cauchi hanno affidato la loro posizione ai legali Pinelli e Sirna. Forti di una norma precisa, sentenze e circolari esplicative, il pool di avvocati dei consiglieri eletti farà leva sul sistema proporzionale corretto secondo cui per attribuire il premio di maggioranza in consiglio occorre tenere conto del quoziente circoscrizionale. Ed il 51 per cento si ottiene conteggiando non i voti validi, ma solo quelli che hanno superato lo sbarramento del 5 per cento. Il dubbio riguarda i voti validi. Secondo invece i consiglieri esclusi vanno conteggiati anche quelli delle liste che non hanno superato lo sbarramento. C’è poi un secondo ricorso, presentato da Rocco Ficicchia, che ritiene il ballottaggio da annullare, e di conseguenza l’elezione del sindaco Angelo Fasulo, poichè nella scheda elettorale sono stati inseriti anche i loghi dei partiti che non hanno raggiunto il 5 per cento. Il ricorso è stato affidato ad uno studio legale romano, che ritiene sussistenti i motivi per rifare le elezioni. Il sindaco non è preoccupato e continua a lavorare.

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domenica 8 agosto 2010

Bilancio, i conti a Gela non tornano

Un bilancio «dopato». Così lo ha definito il consigliere comunale Piero Lo Nigro. Lo strumento di previsione deve tornare all’esame della giunta ed essere riadottato. Quello approvato dal commissario straordinario Rosolino Greco prima dell’insediamento del sindaco Angelo Fasulo può subire aggiustamenti o modifiche. Non convince affatto però la previsione delle entrate. C’è chi le ha definite «virtuali», ma in ogni caso mai rispondenti alla realtà. L’esempio è quello degli oneri di urbanizzazione. Sono previste entrate per 5 milioni l'anno, mentre quelle reali sono pari a 3 milioni circa. C'è dunque annualmente una sperequazione di due milioni circa. «Siamo davanti un bilancio drogato - dice Piero Lo Nigro - Dai pochi elementi scaturiti dalla lettura della relazione dei revisori, emerge con evidenza come le entrate degli anni precedenti siano abbondantemente sovrastimate. C’è inoltre un altro pericolo. Per l'anno in corso con l'approvazione del piano regolatore generale ottenere le doppie autorizzazioni di conformità richiederà tempo. Ciò significa che le entrate possano essere notevolmente inferiori». La Corte dei conti ha segnato in rosso questi aspetti negli anni passati, ma le correzioni non sono state fatte. Secondo Lo Nigro è necessario che il Collegio dei revisori attesti la conformità al patto di stabilità. «Senza l'attestazione il bilancio manca di un elemento fondamentale», insiste il socialista, secondo cui gli emendamenti si possono presentare entro 10 giorni dalla data di trasmissione di notifica al consiglio. «Essendo decorsi i termini ogni emendamento è legittimo? Chi lo attesta?» Su queste proposte hanno concordato i capigruppo, ovvero Fabrizio Cafà, Giuseppe Arancio, Enzo Cirignotta, Giuseppe Di Dio, Maria Pingo, Enrico Vella, Giovanni Cravana, Santino Giocolano, Salvatore Mendola. Il presidente Fava si è assunto l'impegno di richiederlo. « Il mancato rispetto del Patto di stabilità produce una serie di limitazioni, sia su eventuali concorsi in essere, sia sull'attivazione di mutui (ancorchè necessari), anche in rapporto alla spesa del personale - conclude Piero Lo Nigro - Limitazioni di cui il Comune non ha proprio bisogno. In questo contesto l'arrivo di un commissario sul bilancio deve fare riflettere tutti

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lunedì 2 agosto 2010

Ventura aderisce alla "linea Fini"

L’avvocato ed ex onorevole Giacomo Ventura torna ad occuparsi di politica attivamente, aderendo alla cosiddetta linea Fini. Non nasconde il suo obiettivo “di rilanciare il centrodestra a Gela”. Non dimentica quella imposizione giunta dalla segreteria palermitana del partito ”di volere a Roma Alessandro Pagano. Una scelta che di fatto mi fece uscire fuori. Oggi mi trovo consenziente col modello Fini, l’uomo politico più moderno che abbia la nazione – dice Ventura – Condividevo l’uomo Berlusconi ma non mi ha mai entusiasmato il fatto che nel partito non ci fosse dialogo e democrazia”. Per la costituzione del circolo in città e successivamente in alcuni centri limitrofi, fissata per giovedì (5 agosto), Giacomo Ventura avrà accanto a sè l’onorevole Pippo Scalia, coordinatore regionale dell’associazione “Generazione Italia”. “La mia non rielezione dovuta a logiche palermitane – ricorda Giacomo Ventura – ha segnato il territorio che si è sentito abbandonato, causando il fallimento a Gela e nei comuni a sud della provincia, di tutto il Pdl. Un partito dove le spinte elettorali si muovono prima ancora del rispetto della territorialità con leadership locali. Il popolo non ha guardato a direzioni politiche, astenendosi o votando a sinistra. L’impegno a ricostruire spero di poterlo profondere in tutta la provincia. In città c’è da fare un gran lavoro. Il fallimento è totale. Le porte sono aperte a tutti, ho avuto garanzie di investimento serio e pieno nel territorio da parte di questa aggregazione politica. Garanzie che non ho avuto più da altri”. L’avvocato Ventura ha incontrato a Roma, in questi giorni, parlamentari ai vertici dell’associazione “Generazione Italia”, che hanno costituito il gruppo parlamentare “Futuro e libertà d’Italia”. “Condivido con entusiasmo e piena convinzione il manifesto politico del presidente Gianfranco Fini – conclude Giacomo Ventura - i cui valori sono patria, libertà, solidarietà sociale, legalità ed etica nelle istituzioni e in politica. Lancio un appello in tutta la provincia a coloro che credono nella libertà e che sono animati da un minimo di passione politica. Condizioni necessarie perché la militanza non diventi umiliante ubbidienza, spregevole cortigianeria, squallido mercimonio”. Se Giacomo Ventura parla di ritrovata “passione politica, sorretta soprattutto dall’amore per la mia terra dall’intento di tutelarla”, la stessa potrebbe tornare anche ad altri esponenti locali rimasti delusi dal Popolo delle libertà, tanto da subire l’avanzata travolgente delle due aree del centrosinistra.

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Il sindaco giura davanti al consiglio

All'ordine del giorno c'era solo il giuramento del sindaco, ma la vera discussione del secondo consiglio comunale del governo Fasulo è stata il bilancio e la questione maggioranza. Nonostante, infatti, il protocollo non prevedesse dibattito, i consiglieri nell'augurare buon lavoro al capo della giunta, sono intervenuti per sottolineare il problema delle maggioranza in consiglio, soprattutto ai politici inseriti nella liste di Speziale. Infine, l'annosa questione bilancio punto su cui si è soffermato anche il sindaco. "Lo strumento finanziario è una necessità non tanto per il mio governo, ma lo richiede la città, che non potrà usufruire dei servizi essenziali dell'amministrazione, se non verranno accelerate le procedure per l’approvazione". Battute forti e incisive verso tutti i gruppi politici, dopo le polemiche di questi giorni, sul problema maggioranza. "Spero ci sia più collaborazione tra consiglio e giunta, i problemi sulla maggioranza in consiglio non sono primari". Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava ha quindi dato la parola ai consiglieri: Santino Giocolano nel suo discorso ha comunicato la costituzione del gruppo Democrazia e socialismo a cui ha già aderito anche il consigliere Nicolò Gennuso ex Des; il piddino Enrico Vella ha chiesto che venga effettuata una seduta monotematica, la cui istanza è già stata sottoscritta da diversi consiglieri comunali, per affrontare il problema della condotta idrica a Manfria per il quale esistono dei finanziamenti che rischiano di perdersi. A seguito gli interventi dei consiglieri: Giovanna Cassarà Democratici per Gela, Gaetano Trainito del PdL, Luigi Farruggia di Sicilia Pensiero Libero di Guido Siragusa, e di Giacomo Gulizzi che ha puntato l’indice su qualche consigliere del centrodestra. Dopo le vicende del consiglio comunale della sera precedente, Giuseppe Fava, ieri mattina ha convocato la conferenza dei capi gruppo per definire tempi e modalità degli emendamenti al bilancio. "Chiederò - spiega Fava - al collegio dei revisori di proseguire con una certa sollecitudine nell'esaminare il bilancio e fornire i prescritti pareri che consentiranno al consiglio una valutazione più obiettiva e completa delle varie poste dello strumento finanziario".

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mercoledì 28 luglio 2010

Nessuno dimentichi il ruolo dei giovani nella politica.

Parlare di politica con i ragazzi non è facile. Nella mia esperienza personale di frequenti incontri con i giovani ho visto crescere sempre di più, negli ultimi anni, un profondo senso di sfiducia. Mi capita spesso di dialogare con adolescenti che ragionano utilizzando i più banali luoghi comuni, del tipo “I politici sono tutti ladri”, oppure “La politica è una cosa sporca". Andando più su con l’età, la musica non cambia. Si continua a vedere tutto nero, senza speranza. Le conseguenze di questi ragionamenti pessimisti sono prevedibili. I giovani più puri e idealisti tendono a restare al di fuori del mondo della politica. Quelli più rampanti e “traffichini”, invece, la cercano esclusivamente per trarne qualche vantaggio personale. Frequentano qualche partito o movimento nella speranza, prima o poi, di riuscire a trovare un lavoro o fare una carriera più veloce. Le prospettive non sembrano rosee. Se l’andazzo è questo, dovremmo davvero rassegnarci ad avere una classe politica monopolizzata da ladroni e approfittatori. Bisogna rassegnarsi a questo? Io penso proprio di no. La strada da percorrere, per invertire la rotta, non è facile. Ma, al tempo stesso, non si deve gettare la spugna. Gli strumenti per offrire iniezioni di fiducia alle nuove generazioni ci sono. Basta utilizzarli. Il primo argomento da proporre ai giovani è quello del recupero del senso della collettività. E’ da qui che bisogna ripartire. Se si comprende l’importanza del proprio rapporto con gli altri e del proprio contributo all’interno della società, si può ritrovare ottimismo anche nell’approccio con il mondo della politica. “Collettività” è una parola che sembra essere sparita dal vocabolario dei giovani. E’ necessario, invece, un tipo d’educazione completamente diverso, che abitui le persone, fin dai primi anni della propria vita, a porsi in relazione con gli altri. Questo è certamente un primo passo per far comprendere, in seguito, l’importanza della politica come strumento di aiuto alla collettività. Il secondo argomento da proporre ai ragazzi è quello della santificazione personale e del proprio lavoro. Che cos’è la politica? Non è altro che un lavoro da svolgere bene, come quello del giornalista, dell’infermiere, del medico o dell’avvocato. Bisogna ricordare ai giovani che tutte le professioni possono essere svolte in modo corretto, oppure scorretto. Quella del politico presenta esattamente gli stessi rischi di corruzione che possono capitare, sotto forme diverse, a qualunque altro mestiere. Fare bene il proprio lavoro significa irradiare il mondo con una luce nuova, diversa, ottimista, rassicurante. Significa dare il buon esempio ed insegnare agli altri che lo stile di vita cristiano non è un’utopia. Il terzo ed ultimo argomento da proporre è quello della “lotta”. Questo termine, ovviamente, va svuotato di tutti i suoi significati aggressivi e bellici. Parlando di “lotta” si intende, chiaramente, la lotta tra il bene e il male. Ragionare in termini pessimistici, dicendo che la politica è una cosa irrimediabilmente perversa e compromessa, non serve a nulla. Il prodotto di questo ragionamento è semplice. Se i “posti” della politica vengono lasciati tutti alle persone disoneste, non cambierà mai niente. Bisogna, invece, fare uno sforzo e riuscire a penetrare in certi ambienti, senza lasciare a casa il proprio bagaglio di valori e di ideali. Devono essere i giovani a cambiare la politica, e non la politica a cambiare i giovani. L’importante è non lasciarsi scoraggiare di fronte alle prime avversità. Una sconfitta di oggi potrebbe essere la vittoria di domani. I giovani non vogliono essere considerati solo utenti di un servizio. Chiedono di essere ascoltati, non si accontentano facilmente: sono esigenti, e hanno ragione. Fare politiche giovanili significa quindi porsi innanzitutto in una condizione di ascolto e relazione per generare assieme consapevolezza e assunzione di responsabilità. infine mi chiedo e vi chiedo qual è il futuro dei giovani ? beh...io Quale sia il futuro dei giovani non posso saperlo. Spero solo che escano presto dallo stato di coma e apatia in cui si trovano. Penso che solo la crescita di una generazione con nuove proposte, nuove idee e la voglia di renderle realtà possa risollevare il nostro bel paese.

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mercoledì 21 luglio 2010

Il tentativo buono è stato il quarto, dopo tre rinvi, nella seduta odierna Giuseppe Fava è stato eletto nuovo Presidente del Consiglio Comunale. Su 28 votanti 16 sono stati i voti faveroli e 12 i voti contrari.

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Ennesimo Rinvio

Su proposta del consigliere Nicolò Gennuso il consiglio è stato rinviato a domani, l'ennesimo rinvio è dovuto al lutto che ha colpito il consigliere Antonino Biundo, colpito da un grave lutto familiare. Totale votanti 26, 18 favorevoli e 8 contrari

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martedì 20 luglio 2010

Consiglio, terzo assalto alla Presidenza

Terzo tentativo per eleggere il presidente del Consiglio comunale. Stasera l’assise civica torna in aula con i gruppi in ordine sparso. La corsa alla poltrona più ambita sembra essersi ristretta a due candidati: Giuseppe Fava e Pietro Lo Nigro. Il socialista nelle ultime ore ha raccolto consensi bipartisan nei due schieramenti. Un dato è certo ed è stato posto come condizione: il presidente deve uscire fuori dai partiti che hanno portato Fasulo all’elezione a sindaco. Di conseguenza la rosa si è ristretta, visto che Gallo è stato il più suffragato ma con il Pdl Sicilia e il Movimento per l’Autonomia non avrebbe mai i voti del Pdl e dell’Udc. Sia Fava che Lo Nigro invece possono contare sull’eventuale appoggio di altri partiti. Anche ieri ci sono stati diversi incontri per cercare di fare quadrare il cerchio. L’accordo però non è definitivo e tutto può ancora succedere. L’unica certezza sembra quella che la fumata bianca stasera ci sarà.

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domenica 18 luglio 2010

Presidenza del Consiglio, gli aspiranti diventano tre

Una poltrona per...tre alla presidenza del Consiglio comunale. A 48 ore dal terzo tentativo, i giochi sono ancora aperti ed ogni giorno gli accordi che sembrano chiusi diventano incerti. Sembrava una corsa a due tra Giuseppe Fava, rappresentante del Pd dell’area Lupo in città (ma candidato con una lista a sostegno di Speziale) e Ugo Costa del Movimento per l’Autonomia. Ma tra i due litiganti si è inserito nelle ultime ore anche il socialista Pietro Lo Nigro, che raccoglie consensi tra i banchi dell’opposizione e i moderati. Andiamo con ordine. Fava conta su una decina di voti certi e spera di fare convergere tutto il partito democratico sul suo nome. Negli ultimi giorni però ha voluto dire la sua sulla scelta anche l’eurodeputato Rosario Crocetta. Sia l’ex sindaco che quello attuale, Angelo Fasulo, non sembrano intenzionati a dare il via libera per Fava. E non è affatto un mistero che Crocetta abbia caldeggiato l’elezione di Enrico Vella, suo fedelissimo, e il più votato nel partito democratico alle scorse comunali. Visto che però Vella non raccoglie consensi unanimi allora il discorso andrà ampliato. Il Movimento per l’Autonomia sembrava intenzionato a fare un passo indietro, cercando l’accordo con il Pd, ma non su Fava. Ed allora resta in piedi la candidatura di Ugo Costa, attuale coordinatore cittadino. Pino Federico infatti insiste. «La presidenza del Consiglio tocca a noi», ha ribadito, ricordando che il suo partito con gli oltre 5800 voti ha dimostrato di essere stato determinante per l’elezione di Fasulo e non può accontentarsi di due assessorati, mentre il Pd è sovradimensionato in giunta con sindaco e due assessori (Maganuco e Palumbo). Poi c’è Lo Nigro. L’Udc, Liberi e Gelesi, i liberali e parte di Pensiero Libero sarebbero pronti a sostenerlo. Uomo di grande esperienza amministrativa, Lo Nigro conta sul malcontento verso il Pd e il Mpa per poter centrare il grande colpo. A distanza di due giorni non ci sono accordi chiusi e tutto potrebbe succedere.

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Un ricorso al Tar fa tremare Fasulo

Le elezioni comunali potrebbero essere invalidate. Almeno questa è la richiesta formalizzata in un ricorso al Tar. Secondo il ricorrente, Rocco Ficicchia (vicino al movimento Pensiero Libero e di conseguenza a Speziale) il ballottaggio va annullato, e di conseguenza l’elezione del sindaco Angelo Fasulo, poichè nella scheda elettorale ha inserito anche i loghi dei partiti che non hanno raggiunto il 5 per cento. Il ricorso sarebbe stato affidato ad uno studio legale romano, che ritiene sussistenti i motivi per rifare le elezioni. Il sindaco non è preoccupato, tant’è che è andato una settimana in vacanza. Nel Pd invece si pensa al futuro. Domani un gruppo di iscritti incontrerà il partito al Sileno con l’obiettivo di ritrovare l’intesa di un tempo. Intanto i circoli gelesi del Partito Democratico e più precisamente il «1° Circolo PD» di Piazza Martiri della Libertà ed il «Circolo Legalità e Sviluppo» di via Picceri (che fanno riferimento a Crocetta e Donegani), hanno salutato favorevolmente la decisione assunta dalla direzione regionale del partito in ordine alla reggenza dell'Unione Provinciale di Caltanissetta. “La nomina a breve di un organismo super partes – si legge nella nota –, da parte del Segretario Regionale, on. Giuseppe Lupo, in vista dell'espletamento della fase congressuale nel prossimo mese di ottobre, si è resa necessaria per ridare al partito nisseno quel clima distensivo, quella trasparenza di giudizio e quell'imparzialità gestionale, venute tutte drammaticamente a mancare nel recente passato, fino a rasentare il grottesco in occasione delle ultime elezioni comunali di Gela”. “In procinto di rinnovare i quadri interni al partito e perfettamente consci della delicatezza della situazione che stiamo vivendo a livello locale – proseguono i direttivi dei due circoli -, invitiamo tutti gli iscritti, elettori e simpatizzanti, a partecipare in massa alla vita democratica del partito la quale non può che continuare ad essere dotata di senso ed a reggersi, con armonia e cognizione di causa, sul principio, ineludibile ed incontrovertibile, del rispetto delle regole”. “A tale rispetto siamo vincolati tutti – si precisa ulteriormente -, dal vertice alla base, ognuno nello svolgimento del proprio ruolo e del proprio mandato, poiché in caso contrario faremmo semplicemente un torto alla nostra intelligenza e, soprattutto, a quella di chi, indossando l'abito sovrano, si è recato alle urne per esprimere le proprie preferenze".

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martedì 13 luglio 2010

Fumata nera in consiglio comunale

Nulla da fare per l'elezione del presidente, la seduta è stata rinviata a Martedì 20 alle ore 20:30 dopo la proposta di rinvio del consigliere Ugo Costa, cosi i voti in aula: 16 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto con un totale di 29 votanti. Lo spettacolo offerto ieri sera dai consiglieri non è piaciuto ai cittadini presenti, che hanno avuto conferma come le priorità della città vengano messe sempre in secondo piano davanti alla sete di potere.

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lunedì 12 luglio 2010

Fava e Vella, una poltrona per due

Pensavate che nel Partito democratico fosse tornata la pace? Siete lontani dalla realtà. Domani sarà eletto il presidente del Consiglio e non c'è alcun accordo. Enrico Vella e Giuseppe Fava, con l'incognita Salvatore Gallo del Pdl Sicilia si giocano la poltrona. Se il Pd convergerà su un unico candidato i giochi sono fatti, ma a 24 ore dal secondo voto si naviga a vista. Intanto infuria la solita polemica sul dopo voto. «Basta con le polemiche. L'onorevole Miguel Donegani forse non si è accorto che la campagna elettorale è finita e noi abbiamo l'intenzione di lavorare per il bene della città». Lo firmano in un documento i consiglieri comunali Giuseppe Arancio, Rocco Giudice, Antonino Biundo e Giuseppe Collura, che hanno chiesto di tornare nel Partito Democratico dopo aver sostenuto con una lista civica Lillo Speziale. Donegani ha sottolineato come debba essere il partito a decidere, rispettando le regole statutarie, ma i quattro consiglieri non ci stanno.«A che titolo parla Donegani -scrivono i consiglieri- è stato per caso eletto in seno al consiglio comunale di Gela? Ha il diritto di giudicare come se fosse a capo di un tribunale nel Pd? E allora a ciascuno il suo ruolo. Donegani è stato eletto all'Ars, cerchi di spendere le sue energie per svolgere al meglio il suo mandato e lasci lavorare l'amministrazione comunale, che ha un sindaco e un consiglio democraticamente eletti e che non abbiano bisogno di un portavoce». «Parlo da deputato regionale e il mio compito lo svolgo con impegno e parlo anche da dirigente di partito - ha replicato Donegani - Se chi decide di schierarsi con una lista civica avversa al Pd dopo due settimane decide di fare finta che nulla sia successo mi chiedo allora a cosa servono le regole. C’è una loro richiesta. Il partito la valuterà serenamente e lo comunicherà al capogruppo. Ripeto, serve solamente il rispetto delle regole. O dobbiamo continuare a fare come in passato?.

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Mezzo antincendio alla Procivis

La sezione locale della Procivis ha ampliato il proprio raggio di intervento con l’arrivo di un mezzo antincendio. Ieri mattina venticinque giovanissimi volontari dell’associazione di protezione civile di via Ossidiana, hanno accompagnato il loro coordinatore Luca Cattuti in aula consiliare del Comune, dove il sindaco Angelo Fasulo in compagnia dell’onorevole Miguel Donegani e dell’assessore Orazio Rinelli, ha presieduto la cerimonia di consegna del mezzo indispensabile a monitorare il territorio per la prevenzione degli incendi: un Isuzu di ultima generazione. “Il volontariato, come la più nobile politica – ha detto Fasulo, rivolgendosi ai volontari della Procivis – deve servire la comunità. A questo primo incontro ne devono fare seguito altri con il preciso intento di crescere insieme”. Il taglio del nastro inaugurale dell’Isuzu antincendio è avvenuto nel piazzale San Francesco prospiciente al Municipio, dove una parata di volontari della protezione civile hanno parcheggiato tutti gli altri mezzi in dotazione alla Procivis. Oltre alle autovetture di pattugliamento, il servizio coordinato da Luca Cattuti possiede un fuoristrada, due furgoni nove posti indispensabili a garantire i trasferimenti di extracomunitari anche in condizioni di sbarchi di clandestini, oltre alle ambulanze per il servizio sanitario e un natante ormeggiato al porto Rifugio. I volontari hanno voluto donare una divisa col logo della Procivis al primo cittadino, Angelo Fasulo, in segno di una collaborazione reciproca.

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Il sindaco incontra le associazioni

Ventitre associazioni venerdì pomeriggio hanno esposto nel corso di un laboratorio di ricerca sociale per la lotta alle povertà i loro problemi e i loro progetti per il futuro. A seguirli il neo assessore ai servizi sociali Fortunato Ferracane e il sindaco Angelo Fasulo. Ventitre le sigle che all’interno dell’incontro “Prima persona plurale” organizzato dal MoVi e supportato dal Cesvop hanno spiegato cosa hanno già fatto con la loro attività di volontariato e cosa vorrebbero continuare a fare per la città. Ad aprire i lavori Enzo Madonia presidente del Movi “È necessaria l’istituzione – spiega Madonia - di un osservatorio locale sui servizi sociali finalizzato a condividere le scelte politiche e monitorare l’andamento degli affidamenti dei servizi alle realtà del terzo settore”. Tra le richieste anche un centro diurno per l’integrazione, dove sarà possibile fare sport, attività di educazione ai media, attività di aggregazione e artistiche. Infine, la rete di servizi per il volontariato chiede la promozione di azioni per l’inserimento lavorativo dei soggetti diversamente abili attraverso attività innovative d’impresa sociale per la gestione ad esempio di un agriturismo recuperando il casolare del Parco di Montelungo, inserendoli in attività di gestione del verde.

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Isola pedonale nel centro storico

Isola pedonale per valorizzare il centro storico. E’ quanto chiede il presidente del coordinamento del comitato, Giuseppe Filetti al sindaco, Angelo Fasulo e alla sua giunta. Il comitato ha anche stilato un programma che sarà presentato all’amministrazione sui progetti da avviare in corso Vittorio Emanuele. ”Ho avuto diversi incontri con il commissario straordinario -spiega Filetti- tutti finalizzati alla graduale e definitiva chiusura del centro storico, iniziando dal tratto urbano da Piazza Salandra proseguendo per via Trieste e Piazza Roma. L’obiettivo è di migliorare la vivibilità del centro storico che peraltro determinerebbe il potenziamento e l'incremento delle attività commerciali”. Uno degli scopi fondamentali del coordinamento è quello di estendere il già utile ben collaudato esperimento di trasformare in isola pedonale permanente quella che è già tale nella fascia pomeridiana, vale a dire il tratto delimitato tra la via Marconi e via Trieste. ” Si tratta di una realtà già consolidata -sottolinea il presidente- oltre tutto ben accetta da cittadini e commercianti. Inoltre, chiediamo al sindaco il potenziamento e miglioramento dei parcheggi delle vie adiacenti al centro storico, compreso l'utilizzo del parcheggio Arena; l’istituzione di bus-navette che percorrendo il perimetro del centro storico permettano ai cittadini di giungere comodamente nell'isola pedonale e uno studio sulla viabilità per consentire la circolazione solo ai mezzi di trasporto pubblico e di soccorso, ai diversamente abili titolari di contrassegno speciale".

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domenica 11 luglio 2010

Incontri con la classe dirigente

Si mette in moto il Popolo delle Libertà. Il partito dopo le ultime elezioni amministrative, ha deciso che si riunirà con cadenza settimanale affrontando ogni volta un tema diverso che verrà messo in campo tutto quanto è necessario per essere sempre presente e partecipe alla vita politica della città. Alle assemblee hanno presieduto gli onorevoli, Alessandro Pagano e Raimondo Torregrossa, tutta la classe dirigente, simpatizzanti e soprattutto tanti giovani che vogliono partecipare alla vita del Pdl, poiché ne condividono le idee e i valori. In primis è stata fatta un'analisi del voto ed è stato valutato cosa non è andato per il verso giusto in queste ultime elezioni che ci portano ad essere opposizione in consiglio comunale. Opposizione che sarà ferrea ma allo stesso tempo seria e costruttiva. Quindi il partito ha deciso di riorganizzarsi e di ripartire da tutti gli aspetti positivi che rendono gli iscritti ottimisti per il futuro. ”Si vuole rilanciare l'azione del partito - si legge nella nota del Pdl- affermano stando tra la gente e avendo un impegno costante per la soluzione dei problemi che attanagliano la città. Per questi motivi ci siamo dati delle regole da seguire costantemente e abbiamo iniziato a creare un organigramma per affrontare al meglio le sfide che verranno”. Sono già stati assegnati i primi ruoli: Salvo Tringali continuerà a guidare il partito; Salvatore Italiano sarà portavoce e addetto stampa; Angela Galioto si occuperà di Azzurro Donna e Salvatore Scuvera degli enti locali. In tutto ciò coadiuvati dai due consiglieri comunali. Il primo Gaetano Trainito, già capogruppo nella scorsa consiliatura e quindi con una certa esperienza, il secondo Giovanni Cravana , giovane capace cresciuto nelle fila di Forza Italia prima e successivamente del Pdl.

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venerdì 9 luglio 2010

La Regione boccia il parco eolico

Il parco eolico non si farà. La Regione ha imposto il suo veto. E’ stato lo stesso assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Roberto Di Mauro a ribadire la propria contrarietà, in linea con la posizione del Governo Lombardo, alla realizzazione del parco eolico tra Gela e Licata. Più di un anno fa anche il Comune espresse il proprio dissenso contro l’energia eolica perchè avrebbe deturpato il contesto paesaggistico. «Il nostro no - afferma Di Mauro - è chiaro e coerente. Lo ribadiamo facendo nostre anche le preoccupazioni di associazioni ambientaliste, comitati e istituzioni competenti come la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Caltanissetta che ha già inviato sull'argomento due precise note". «La posizione del Governo - aggiunge l'assessore al Territorio - contraria alla realizzazione di parchi eolici in Sicilia ed in particolare nella zona tra Agrigento e Caltanissetta. Produrremo tutte le iniziative istituzionali e politiche perchè si arrivi al più presto a chiudere questa vicenda». «La Regione Siciliana - conclude Di Mauro - non ha competenza specifica nel rilascio di questo tipo di autorizzazioni, ma confidiamo che il Consiglio dei Ministri, chiamato a decidere e in presenza di parere negativo da parte della Soprintendenza di Caltanissetta e del Ministero dei Beni Culturali, non prevarichi la volontà di buona parte dei siciliani». Per Saverio Di Blasi, presidente di Aria nuova, siamo al paradosso. «Comune e Regione si preoccupano del piano paesaggistico - dice - ma non si scandalizzano per i danni ambientali procurati dal petrolchimico. Perchè non mettono la stessa attenzione anche sulle conseguenze di anni di devastazione del territorio?. Personalmente non sono affatto contrario al parco eolico» «Si sospendano - dice Fabio Granata, vicepresidente della commissione nazionale antimafia - tutte le autorizzazioni energetiche fino alla definizione delle aree da salvaguardare e del quantitativo di energia da produrre, al fine di tutelare il grande patrimonio del paesaggio culturale».

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Polo oncologico a Donegani: non basta un emendamento

“Giù le mani dalla Radioterapia. Basta con il populismo mediatico e i continui attacchi sulla paternità dell’iniziativa che ha permesso di portare a compimento la realizzazione dell’indispensabile struttura di prevenzione e cura delle patologie tumorali”. Con queste parole Maurizio Cirignotta, presidente del Movimento Polo oncologico, nel difendere il suo operato e l’impegno di Crocifisso Moscato, la cui lotta è stata stroncata solo dall’avanzare di un tumore, accusa di eccessivo protagonismo l’onorevole all’Assemblea regionale, Miguel Donegani. “Le paternità non vengono solo da un singolo emendamento sulle aree ad alto impatto ambientale – ricorda Cirignotta - presentato all’Ars da Donegani, ma da un automatismo legislativo che di fatto ha permesso di ratificare la precedente legge ( del 2006 numero 10) dando merito allo stato di salute delle popolazioni di Gela, ma anche Milazzo e Priolo, che in tanti anni hanno prodotto migliaia di patologie tumorali e tanti disagi al territorio. E’ stato il Movimento Polo Oncologico con Moscato e la mia attività – sostiene Cirignotta – a consentire di sancire il finanziamento e l’accordo tra Stato e Regione. Non abbiamo mai smesso di vegliare sull’iter amministrativo, con continui attacchi, anche se ha assunto un importante merito l’impegno del precedente direttore generale dell’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele, Ettore Costa. L’ex manager ha saputo anticipare i tempi dovuti, anche se abbiamo pagato un ritardo di oltre otto mesi dovuto alla lenta macchina amministrativa del settore Urbanistica del Comune. Per la cerimonia della posa della prima pietra – ricorda Cirignotta – dovrebbe essere invitato il Governatore della Regione, Raffaele Lombardo”. “L’onorevole Donegani – conclude Maurizio Cirignotta – probabilmente vuole sfruttare tale occasione per fare di quest’opera uno strumento politico personale, oltre che populismo mediatico. Naturalmente le verità sono ben diverse e la vera paternità deve essere data al Movimento Polo Oncologico ed al suo primo presidente: Crocifisso Moscato che aveva avviato una battaglia per realizzare la Radioterapia nel 2006 chiamando in causa forze politiche di destra e di sinistra”.

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Nel Pd la riconciliazione è lontana

Altro che abbraccio con il Partito Democratico. La frattura con chi si è candidato nella lista civica a sostegno di Lillo Speziale non è sanata. Il giorno dopo l’adesione al Pd in Consiglio comunale di Rocco Giudice, Giuseppe Arancio, Antonino Biundo e Giuseppe Collura le reazioni non sono state del tipo “volemose bene”. Il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, ha auspicato da mesi l’unione del partito, tanto da non aver preso mai una decisione drastica. Anche dopo le elezioni però Lillo Speziale e Miguel Donegani sono distanti su tutto. Sulla scelta dei quattro consiglieri candidati nella lista Democratici per Gela il deputato regionale è stato abbastanza chiaro. “Non entro nel merito esprimendo una decisione – dice – ma una lista civica che chiede di entrare in un partito deve essere prima valutata e poi accolta. Deve essere il capo gruppo consiliare (ancora no nominato) ad informare il partito. E sarà lui a comunicarlo capogruppo secondo il mandato del partito”. “Loro stanno facendo un passo indietro moto proprio dando una disponibilità – continua Donegani - e noi valuteremo. Per adesso che rimangano dove sono. Ci sono delle regole da rispettare. Il partito farà una riunione e si stabilirà la posizione da assumere. Faccio un esempio calcistico. Se Balotelli decide di andare al Milan, siamo sicuri che il Milan lo vuole? Anche nel nostro caso, non si può dire di essere in un partito senza che questi lo abbia deciso”.

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mercoledì 7 luglio 2010

Il 9 luglio giornata del silenzio contro disegno legge sulla libertà di stampa

L’Associazione siciliana della Stampa comunica le modalità dello sciopero indetto dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana per il 9 luglio, giornata del silenzio dell’informazione per protestare contro il disegno di legge Alfano che limita pesantemente la libertà di stampa e prevede pesanti sanzioni contro editori e giornalisti che danno conto di fatti di cronaca giudiziaria ed indagini investigative. I giornalisti italiani si asterranno dal lavoro con le seguenti modalità: i giornalisti dei quotidiani, dei service e delle strutture sinergiche nazionali e locali si asterranno dal lavoro nella giornata di giovedì 8 luglio per impedire l’uscita dei quotidiani nella giornata di venerdì 9 luglio; i giornalisti delle agenzie di stampa, si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di venerdì 9 luglio alle ore 07.00 di sabato 10 luglio; i giornalisti delle testate web e dei siti on-line, ancorché collegate a testate stampate, quotidiane o periodiche, si asterranno dal lavoro dalle ore 06.00 di venerdì 9 luglio alle ore 06.00 di sabato 10 luglio. I comitati ed i fiduciari di redazione delle stesse testate e degli stessi siti sono chiamati verificare, con le rispettive direzioni, la possibilità di oscurare nella stessa giornata la parte informativa della testata o del sito sostituendola con comunicati, immagini illustrative ed informazioni sulle iniziative sindacali per il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini all’informazione; i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti si asterranno dal lavoro secondo le modalità previste per i giornalisti della testata per la quale prestano la loro opera; i giornalisti degli uffici stampa si asterranno dal lavoro per l’intera giornata di venerdì 9 luglio; i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata analogica e digitale, nazionale e locale, dei giornali telematici, dei siti web, dei portali internet e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di venerdì 9 luglio alle ore 06.00 di sabato 10 luglio. Pertanto, si prevede che non vada in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei comitati di redazione in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza; i giornalisti dei periodici parteciperanno alla giornata del silenzio con astensione dalle prestazioni e sospensione dell’aggiornamento degli eventuali siti web della loro testata il giorno 9 luglio I comitati e fiduciari di redazione delle testate periodiche sono altresì chiamati a richiedere la pubblicazione sul primo numero utile della loro testata di comunicati sulle motivazioni della giornata del silenzio e a sollecitare le rispettive direzioni perché siano fatti conoscere ai lettori i motivi della protesta.

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