venerdì 25 giugno 2010

Piero Lo Nigro rinuncia all'assessorato

«Saremo una squadra forte e lavoreremo con grande sinergia». Lo ha ripetuto più volte il sindaco Angelo Fasulo prima e dopo la campagna elettorale. La sua squadra assessoriale ha già perso un pezzo. Piero Lo Nigro non intende cambiare idea: rinuncia all’assessorato e opta per una poltrona in Consiglio comunale. «Sono un uomo di coalizione e non voglio creare problemi a Fasulo, ma anzi continuare a sostenerlo. Posso farlo con la mia esperienza anche in Consiglio comunale, contribuendo a garantire anche la maggioranza. Vorrei che la mia scelta si leggesse in maniera positiva, perchè in passato c’è chi ha bramato per il potere (leggasi assessorato) mentre io vi rinuncio». Una scelta che però non è proprio piaciuta a Fasulo ed al Pd, che adesso deve decidere con chi sostituire l’esponente socialista. Improponibile l’ipotesi che venga nominato il secondo eletto della lista «Donegani-Uniti per Fasulo». Lo Nigro è stato il più suffragato in quella lista con oltre 500 voti. Dietro c’è l’architetto Salvatore Mendola, sostenuto dai liberali, e il primo dei non eletti è Orazio Maganuco. Essendo già in giunta Sammito per il Pli, è impensabile che Fasulo possa chiamare anche Mendola. Il sindaco mantiene il solito fair play e non appare preoccupato. «Stiamo dialogando con gli alleati e non credo che ci saranno particolari problemi». Anche sulle deleghe qualche malumore esiste. Poche le certezze. Fortunato Ferracane, vice sindaco, prenderà le redini dei Servizi sociali, mentre il compagno di partito Giuseppe D’Aleo ambisce ai Lavori pubblici. Certo invece l’assessorato alla Famiglia per Mariuccia Palumbo, che dovrebbe occuparsi anche di Istruzione. La giunta ha svolto sino adesso riunioni informali. Fasulo ha ordinato una pulizia straordinaria dei due cimiteri, dove la presenza delle erbacce era oramai inaccettabile, la collocazione delle passerelle sull’arenile, la riapertura della villa comunale e la convocazione di Caltaqua e l’Ato ambiente Cl 2. Si comincia dai piccoli grandi problemi quotidiani.

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