martedì 1 giugno 2010

Tutti a caccia dei voti di Rinciani "Non è detto che appoggi qualcuno"

E adesso cambia tutto. Angelo Fasulo e Lillo Speziale cercheranno di rafforzare le alleanze e captare parte dei voti dei rivali fuori gioco. E non è affatto scontato quello che succederà nei prossimi giorni. Il gioco degli apparentamenti è finito, quello degli accordi più o meno sotto banco no. Iniziano da Antonio Rinciani. Alzi la mano chi avrebbe ipotizzato un risultato del genere. E il consenso verso il pediatra, ottenuto con una lista civica e con appena 25 aspiranti consiglieri, diventa appetibile per il ballottaggio. Essendo uomo di sinistra, Rinciani non dovrà fare altro che scegliere e potrà alzare il tiro. Pretendere magari anche un ruolo di prestigio nelle squadre assessoriali. Poi c’è il centro destra e qui il discorso diventa delicato. Alessandro Pagano ha dato il suo diktat. Considera “traditori” sia l’Udc che l’Mpa. Difficilmente dirà ai suoi di andare a votare per il sindaco appoggiato da Pino Federico, oppure quello degli uomini dell’Udc. Ed allora non è da escludere un invito al non-voto, o a lasciare liberi gli elettori. Previsioni? Impossibile farne. Nell’entourage di Fasulo sono già contenti di questo primo risultato. In molti ritenevano che al primo turno Speziale, forte di liste fatte da consiglieri uscenti, potesse chiudere con due-tre punti di vantaggio. Ed invece si viaggia su un sostanziale equilibrio. Non ci sarà il premio di maggioranza perché nessuno ha raggiunto al primo turno il 40 per cento delle preferenze. Questo significa che anche in Consiglio comunale il nuovo sindaco potrebbe trovarsi con una maggioranza risicata. Equilibri labili. Tutto però deve essere ancora deciso. Anche le strategie. Un dato è però deciso. Gela sarà governata ancora da un sindaco di centro sinistra. Un dato che deve far riflettere il centro destra, capace di criticare i rivali della sinistra sulla loro litigiosità, ma incapace di trovare la sintesi per vincere le elezioni.

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