giovedì 20 maggio 2010

Città "assediata" dai quattro candidati Ecco come si "convincono" gli elettori

Comizi tradizionali in piazza Umberto, porta a porta nei quartieri periferici, sms, l’innovativo face book, gigantografie mobili e furgoni trasformati in spot ambulanti. La campagna elettorale entra nel vivo ed i quattro candidati a sindaco si stanno affrontando senza esclusione di colpi. Anche i confronti pubblici si intensificano. Ieri mattina Angelo Fasulo, Antonio Rinciani, Lillo Speziale e Salvo Tringali hanno esposto le loro idee sullo sviluppo del terziario in un confronto promosso dalla Confcommercio. La lotta all’abusivismo commerciale, la sicurezza delle imprese del territorio, la valorizzazione dei prodotti locali, il PUC (Piano urbanistico commerciale), le infrastrutture sono state alcune delle richieste avanzate dagli iscritti alla Confcommercio ai quattro candidati a sindaco. Un confronto propedeutico, organizzato dal presidente Rocco Pardo e dal Direttivo della Confcommercio, per conoscere quali progetti e quali programmi porteranno avanti i quattro candidati sul rilancio del settore commerciale e sulle problematiche inerenti il settore del commercio locale che negli ultimi anni ha fatto registrare una profonda crisi. I quattro aspiranti sindaci ovviamente hanno accolto con interesse le proposte avanzate dai rappresentanti della categoria, dando la loro massima disponibilità per rilanciare il settore del commercio locale. Non si trascura nulla. Martedì sera è stato Lillo Speziale ad aprire i comizi in piazza con i maggiori rappresentanti delle sue liste e i candidati assessori. Stasera alle 19 toccherà ad Angelo Fasulo proseguire con le uscite davanti al popolo di piazza Umberto, mentre domenica sera Magdi Allam ed il movimento “Io amo Gela” di Sergio Tufano esporrà le proprie idee nel centro destra. Sabato mattina confronto con i giornalisti nella sede di Radio Gela Express dei quattro candidati a sindaco. Nel frattempo monta la polemica tra il movimento “Liberi e Gelesi”, che appoggia Speziale, e il presidente della Provincia, nonché deputato dell’Mpa, Pino Federico. Quest’ultimo ha detto più volte che i consiglieri uscenti candidati nella lista Liberi e Gelesi possono considerarsi fuori dal partito. “Il commissario provinciale non si è mai espresso – dicono in una nota – La gioia per il matrimonio finalmente ufficiale con Crocetta, ma già consumato da anni, lo ha distolto dal rendere conto alla città sui problemi che avrebbe dovuto fronteggiare”.

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