sabato 15 maggio 2010

Idv, Morello potrebbe dimettersi dal partito Federazione di centro esclusa Il Tar giudica inammissibile il ricorso

La Federazione di centro non concorrerà alle imminenti elezioni amministrative del 30 e 31 maggio. Il Tribunale amministrativo regionale ha giudicato inammissibile il ricorso presentato da alcuni candidati del Pli, Alleanza per l’Italia e Gela città aperta che si erano schierati a sostegno del vincitore delle primarie del Partito democratico, Angelo Fasulo. La decisione del Tar non è stata giudicata di buon grado dai vertici di Italia dei Valori, il cui segretario cittadino, Fabrizio Morello, non esita a parlare di “commissione elettorale inficiata da problemi di apparentamento che sono in disarmonia per la compatibilità e di atteggiamento diverso rispetto ali Tribunale amministrativo del Lazio e Lombardia”. Non si esclude che Morello, sulla scia della scelta di Orazio Rinelli, decida di rassegnare le proprie dimissioni dal partito. “Il Tar in altre regioni – dice Morello – quali il Lazio e la Lombardia ha ammesso delle liste di alcuni partiti anche senza l’autentica delle firme. Comunque nei prossimi giorni vi comunicherò se resto o meno tra le fila del partito Idv. Stasera (ieri sera per chi legge) affronteremo ufficialmente la questione con i candidati che hanno formalizzato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Nel caso Fasulo vinca le elezioni, Orazio Rinelli rimane il nostro riferimento, considerato che è stato designato tra gli assessori. Adesso però non sappiamo in quali modalità concorreremo alle elezioni con ciò che rimane del partito”. Dal canto suo, Orazio Rinelli, segretario provinciale dimissionario e designato assessore nella coalizione a sostegno di Fasulo, ammette “non so nulla del ricorso presentato legittimamente da alcuni candidati al Tar. Non conosco le carte, so solamente perché mi hanno escluso. Italia dei valori dovrà decidere cosa fare. Da semplice tesserato dico che le elezioni sono tutte sub iudice. La commissione elettorale ha dei componenti incompatibili. Basta che qualcuno fa ricorso contro il prossimo sindaco o consiglio per annullare le elezioni. La commissione è incompatibile per due componenti, Paradiso e Cascino, che hanno tra i candidati rispettivamente due e un nipote. E’ tutto nullo considerato che la commissione ha ampi poteri decisionali. Per quanto riguarda il mio futuro politico, il partito mi ha chiesto di ritirare le dimissioni e io ho preso una pausa per riflettere. Fino ad oggi ho eseguito gli ordini, sacrificando le mie legittime possibilità di concorrere alla carica di consigliere. Mi dimetto per rispetto dei miei elettori. Adesso è il partito che deve dirmi cosa fare”.

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