giovedì 27 maggio 2010

Donegani: "Speziale è fuori dal Partito ha violato lo Statuto"

Chi si candida in un partito o movimento alternativo al Pd si può considerare fuori dal partito per due anni. Lo recita una delle modifiche statutarie del Partito Democratico approvate nell’assemblea nazionale. Per il deputato Miguel Donegani questo significa che Lillo Speziale e chi lo sta appoggiando con le altre liste si sono tagliati fuori dal partito. È stato ribadito il ruolo delle Primarie come regola cardine nella selezione delle cariche interne al partito ed istituzionali. Donegani cita l'articolo 2 dello Statuto. «Sono escluse dalla registrazione nell'anagrafe degli iscritti le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, a gruppi consiliari diversi da quello del Pd. Gli iscritti che, al termine delle procedure per la selezione delle candidature, si sono candidati in liste alternative al Pd, o comunque non autorizzate dal Pd, sono esclusi e non più registrabili, per 2 anni nell'anagrafe degli iscritti». «Nel nostro caso- sottolinea Donegani la candidatura a sindaco dell'onoreovle Speziale sconfitto alle primarie, già in spregio al codice etico, avviene in aperta violazione dello statuto del Pd. La sua decadenza da coordinatore provinciale e, soprattutto, la sua esclusione per due anni dal partito è di fatto sancita, in ossequio al verdetto delle primarie, in rispetto alla volontà democraticamente espressa dai cittadini gelesi ai gazebo, in conformità alle regole che un partito vero, non fantoccio, si dota. Va da sé che il discorso non cambi anche per gli iscritti al partito che si sono candidati al consiglio comunale in liste alternative al Pd». "Sono in possesso della tessera numero 1 del Partito Democratico. Non mi risulta che altri l'abbiano invece mai ritirata. In realtà vogliono solo alterare la campagna elettorale, distogliendo l'attenzione dai problemi più importanti". È la replica di Lillo Speziale. "Vorrei che si parlasse di più della città, non di queste cose - aggiunge Speziale - chi parla non ha la tessera in tasca. Lo dico come coordinatore provinciale. Chi vuole drogare la campagna elettorale negli ultimi giorni ha sbagliato i conti. Non ho intenzione di replicare oltre, perché la ritengo una cosa veramente di poco conto”. Speziale stasera, o forse venerdì sera, concluderà la campagna elettorale. Una campagna estenuante, fatta di veleni e poco di confronto. All’occhio degli elettori si nota maggiormente la lite tutta interna al Pd più che il confronto con il programma di Fasulo, piuttosto che Tringali e Rinciani. Solo davanti a telecamere e microfoni i quattro candidati sono riusciti a parlare di programmi.

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