martedì 18 maggio 2010

"Due mezze sinistre, una sola destra" Il ministro Alfano: da noi il cambiamento

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano era già stato a Gela per l’inaugurazione del Pala Livatino. Questa volta c’è tornato per sostenere la candidatura a sindaco di Salvo Tringali. Nella terra che negli ultimi 16 anni vede sventolare la bandiera del centro sinistra, il Guardasigilli ha annunciato che entro luglio il carcere potrebbe finalmente essere aperto, sfruttando l’incentivo della flessibilità per il personale. Domenica sera il comizio in piazza insieme agli altri esponenti del Pdl, de La Destra-Alleanza siciliana e del movimento “Io amo Gela”. “Sono contento di essere nella culla della cultura della Magna Grecia che nasce qui. Domenica 30 maggio quando andate a votare – ha detto Alfano rivolgendosi ai cittadini - dovete porvi una sola domanda: sono contento/a di come è Gela? Dell’immagine esportata in tutto il Paese? Se, come immagino, la risposta è no, c’è una sola alternativa per un futuro migliore per Gela e si chiama Salvo Tringali: il peggio c’è già stato!” “Oggi assistiamo a una spaccatura della sinistra e questo fa una sicura sconfitta – continua il ministro - Ci sono due mezze sinistre ed un solo centrodestra che non vuole servirsi di Gela ma che vuole servire Gela per cambiarla e per tornare qui fra 5 anni e consegnare una città libera e dinamica. Adesso si deve mettere in moto una catena di S. Antonio per portare questo messaggio a casa, agli amici, agli incerti per un voto disgiunto per Tringali. E che si sappia: chi non va a votare favorisce il mantenimento di chi c’è stato. Il PdL vince tutte le elezioni. In Sicilia, Gela è la città più importante dove si celebrano le amministrative e da questa città può arrivare il cambiamento per evitare che i giovani emigrino e per far tornare i tanti gelesi costretti a vivere lontano per mancanza di lavoro”. Tringali, accanto al ministro, sorride e poi attacca. “Non si può che votare per me – dice – basta guardarsi intorno, vedere come è ridotta la città, dai frutti la riconoscerete e i frutti sono marci : esiste un’alternativa? Io dico di no. Dovete votare me perché nelle altre coalizioni non c’è cambiamento, non c’è libertà e l’uomo è libero solo quando si libera dal bisogno. Si assiste ad aggregazioni finalizzate a poltrone ma non al cambiamento in favore dei cittadini. Noi vogliamo ripristinare le regole e la legalità praticata non solo predicata”. Tringali ha raccontato un aneddoto. Aveva detto che da otto mesi nella sua abitazione non arriva acqua corrente, ma qualche giorno una squadra di operai di Caltaqua sta lavorando vicino casa. “Volevano ripristinare l’erogazione idrica al futuro sindaco per ‘ruffianarsi’ ma non attacca! Li inchioderò di fronte alle loro responsabilità”. Oltre al coordinatore provinciale Giovanni Scaglione è intervenuto Alessandro Pagano. “Dove sono stati gli amministratori post comunisti di questi ultimi 20 anni quando dovevano difendere gli interessi di salute e lavorativi dei gelesi? – accusa il leader del Pdl - Erano assenti, perché avevano barattato per qualche posto di lavoro gli interessi complessivi della città. Sono stato accusato di volere attribuire a San Cataldo il ruolo trainante della provincia a scapito di Gela. Chi afferma questo è in malafede. Gela è la capitale economica della Provincia di Caltanissetta: se rinasce Gela rinasce tutta la provincia e i riverberi saranno tangibili anche nelle province di Enna ed Agrigento e Ragusa! E anche la sua storia lo insegna. Gela è una città intrisa di cultura greca a cominciare dal suo nome: qui si fanno le gare di greco a livello nazionale, segno di una cultura ancora viva. Eppure lotte intestine di potere l’hanno trascinata in un destino che non le si addice. Adesso la scelta di taluni partiti di centrodestra rema contro la tensione naturale al cambiamento. Ma ciò non può essere condiviso. Per questo chiediamo il voto disgiunto a favore di Tringali sindaco. Per il consiglio comunale che si voti per il proprio candidato di appartenenza ma per il sindaco chiediamo il voto per Tringali il quale rappresenta il cordone ombelicale tra il Governo centrale ed i gelesi”. Il comizio è stato aperto dal segretario provinciale del PdL Giovanni Scaglione che ha sottolineato l’attenzione del Ministro della Giustizia per questa città che oggi si lecca le ferite per gli errori amministrativi degli anni passati e per la quale si impone un’inversione di tendenza.

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