mercoledì 26 maggio 2010

"Sono costretti a finanziare candidati" Tringali: da dove arrivano questi soldi?

C’è chi usa furgoni come spot elettorali itineranti e chi tappezza la città di gigantografie e volantini. Ci sono serate nei pub pagate dai candidati e cocktail in locali pubblici con centinaia di giovani. Per molti candidati non si bada a spese in questa campagna elettorale, ma Salvo Tringali, candidato del centro destra, attacca i rivali del centro sinistra. “Da dove arrivano i tanti soldi che stanno finanziando le campagne elettorali del centrosinistra, sponda Speziale e Fasulo?”. Nel corso del comizio di lunedì sera ha sfidato i competitori a spiegare pubblicamente quali sono i metodi per raccogliere denaro per le campagne elettorali. All’appuntamento era presente il vice presidente del Senato e coordinatore del Pdl Domenico Nania. Il capogruppo del Pdl al Consiglio comunale Gaetano Trainito ha invitato gli elettori di centrosinistra e dell’Mpa a utilizzare il sistema del voto disgiunto: il voto al loro consigliere di fiducia e per il sindaco a Tringali. L’assessore designato Vincenzo Battaglia ha sottolineato che Gela è una città senza teatro ma con un teatrino della politica fatto dai ‘sinistri’ che si scannano di giorno e si spartiscono la torta di notte. “Il Governo centrale ha a cuore il destino di questa città – ha detto il sen Nania - e vuole riconquistarla per riportare qui investimenti e speranza. Quegli investimenti e quella speranza che il centrosinistra ha ucciso. La prova è che diversi leader politici del centrodestra sono venuti per sostenere la candidatura di Salvo Tringali, mentre quelli del centrosinistra sono stati assenti perché sono imbarazzati da questa sinistra gelese clientelare , assistenzialistica e per niente vicina alla gente. Una democrazia funziona se, chi vince non vince per sempre e chi perde non perde per sempre , altrimenti si creano i poteri ‘strani’, come quelli che si sono palesati in questa realtà. I cancri vanno eliminati con un intervento chirurgico . Gela si deve concedere il sogno di potere cambiare con il voto democratico: scrivete Tringali.”. L’ultima parola al candidato a sindaco Tringali che non ha risparmiato nulla per smascherare i metodi discutibili della gestione del potere a Gela: “In questi giorni ho girato molto; ho avuto incontri con imprenditori e dai loro volti ho capito che loro si aspettavano che chiedessi contributi. E’ dunque a questo che sono abituati? Io non ho chiesto nulla ma ho capito che i finanziamenti delle sfarzose campagne elettorali del centrosinistra hanno una matrice chiara. Certo c’è una legge sul finanziamento delle campagne elettorali e su questo non si discute ma a questo si mescolano metodi discutibili e io sfido i miei competitori a venire qui a dichiarare pubblicamente dove hanno preso i soldi per finanziare le loro campagne elettorali. E’ gravissimo andare a chiedere soldi ad un imprenditore che è costretto giocoforza a dare soldi pene vendette trasversali gravissime qualora questo candidato del centrosinistra dovesse diventare sindaco. Con me queste cose non si fanno ed io sto dando una svolta anche in questo senso, facendo una campagna elettorale morigerata, senza sprechi e senza chiedere denari a imprenditori con velate minacce. Quando sarò sindaco questo marcio lo taglierò definitivamente e gli imprenditori saranno liberi".

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