venerdì 14 maggio 2010

La replica di Tringali: atteggiamento ambiguo e narcisista L'ira di Lucio Greco:"fatto fuori dal Pdl perchè considerato ostile a Pagano"

Ha definito capo Alessandro Pagano, non ha ancora abbandonato il Pdl, ma appoggerà uno dei candidati sindaco probabilmente del centro sinistra. Lucio Greco, 591 voti alle scorse comunali, non si è ricandidato. Ha sperato fino alla fine che il partito lo scegliesse come lui stesso ha definito “il candidato naturale a sindaco”, ed invece ritiene di essere stato fatto fuori. In una conferenza stampa ha spiegato le ragioni della scelta. “Il capo – dice riferendosi a Pagano – pur non volendo prendere posizione sulla mia candidatura, ha preferito non decidere fino al 30 aprile, simulando una assemblea di pochissimi fedelissimi simpatizzanti. In realtà aveva già deciso di volere candidare il suo amico e uomo di fiducia Tringali”. “Pur ritenendo errata e perdente la candidatura di Tringali – continua Greco – perché percepito come forestiero avevo accettato a candidarmi al consiglio comunale. Poi scopro che nella lista hanno inserito una mia cugina con lo stesso cognome, rischiando di far annullare decine di voti. Ho capito che non mi volevano perché non ubbidivo agli ordini del capo. Continuerò a fare politica e sceglierò il sindaco che garantirà una battaglia per l’acqua pubblica (Speziale?) e il potenziamento dell’ospedale”. La replica di Tringali e Scaglione è stata immediata. “In questi mesi abbiamo assistito a numerose autocandidature a Sindaco- dicono - anche il Consigliere Greco si è autoproclamato candidato. Il partito non ha ritenuto valida la sua candidatura perché considerata inaffidabile. Oggi, infatti, ne abbiamo la dimostrazione. Lo stesso consigliere Greco non si è voluto candidare nella nostra lista al Consiglio, adducendo come motivazione la presenza della cugina, da lui stesso sollecitata a candidarsi. Pur avendo la cugina dato la disponibilità a ritirare la candidatura o a candidarsi nella nostra lista collegata “Io amo Gela”, non abbiamo ricevuto alcuna richiesta. La prova concreta di tutto ciò è che, purtroppo, quest’ultima lista è rimasta con 29 candidati. L’avv. Greco, piuttosto che lanciare strali nei confronti di Tringali, del Pdl e di Pagano, farebbe bene a ricordare a sé stesso che chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Il che tradotto concretamente, significa: non addebiti ad altri responsabilità che, invece, derivano solo dal suo comportamento ambiguo e narcisista.

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